I libri? Spediamoli a scuola!

martedì 16 novembre 2010

La scomparsa di Mauro Evangelista

Ci ho messo un po' ad avere l'ispirazione per scrivere di Mauro. La morte di una persona giovane ti sconvolge e ti lascia incredulo. Mauro Evangelista era un giovane insegnante, illustratore e autore di libri tattili  che ho conosciuto grazie ad una sua collega che me lo aveva segnalato qualche anno fa per il suo  lavoro che era  magnifico (ha ricevuto premi e riconoscimenti). Ogni tanto ci sentivamo, in ottobre ho saputo che avrebbe pubblicato un libro con ArteBambini. E l'ho ricercato per riprendere i fili, insieme a Fernanda Pessolano, del progetto libri tattili. Con la sua consueta dolcezza ed educazione è venuto in casa editrice. Abbiamo chiacchierato, pensato, immaginato e riso. Un bell'incontro come quelli che capitano con le persone intelligenti e creative. E Mauro era così. Poi la notizia dell'incidente. E la telefonata di Rosanna,sua collega a scuola e  nipote del nostro Antonio, che mi comunicava la sua morte. Che ancora mi lascia incredula. Spero che il lavoro di Mauro possa essere conosciuto da tanti, da tutti coloro che amano i libri e i ragazzi. Sono certa che i suoi alunni, i suoi colleghi e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo lo terranno sempre nel cuore, insieme a noi di Sinnos.

martedì 12 ottobre 2010

Elenco delle prime librerie campagna I libri? Spediamoli a scuola!

Ambarabacicicocò CORATO (BA)
Atlantide CASTEL SAN PIETRO TERME (BO)
Baobab Libreria dei ragazzi PORCIA (PN)
Castello di Carta VIGNOLA
Fata e Celeste MILANO
Galla Girapagina VICENZA
Giannino Stoppani BOLOGNA
Il Delfino PAVIA
La Fabbrica dei Giganti ROMA
La Libreria dei Ragazzi  BRESCIA
La Libreria dei Ragazzi MONZA
L'Agorà - Bottega delle Nuvole RUVO DI PUGLIA
L'albero delle lettere  GENOVA
Libreria dei Ragazzi MILANO
Libreria dei Ragazzi TORINO
Libreria il Brucalibro  ROMA
Libreria Linea d'Ombra MILANO
Libreria Namasté TORTONA
Libreria Ponte Ponente ROMA
Libreria Scuola e Cultura ROMA
Librerie Centostorie ROMA
Maria LaterzaLaterza BARI
Nuova Libreria all'Olimpico ROMA
Oompa Loompa  BISCEGLIE
Ottimomassimo  ROMA
Tempolibro CATANIA
Tuttestorie CAGLIARI

data 12/10/2010

venerdì 8 ottobre 2010

I libri? Spediamoli a scuola! Le biblioteche di Antonio si moltiplicano

In occasione della consegna di oltre 400 volumi della 5° Biblioteca di Antonio, domani 9 ottobre a Castelsardo, sono molto felice di annunciare a tutti voi che siamo partiti con la comunicazione della Campagna I libri? Spediamoli a scuola! 26 le librerie che hanno fin'ora aderito.Qui e sul sito della Sinnos prestissimo metteremo l'elenco! Confidiamo in tutti voi per la promozione!

venerdì 1 ottobre 2010

Niente paura

E' un bel film. Perchè parla di impegno e lo mostra. Perchè mi ha consolato dopo una giornata faticosa, di quelle che ti chiedi "ma a che serve". Le voci dei ragazzi, insieme a quelle della Hack, di Paolo Rossi, di Rodotà, alcune immagini  forti come quella dei poliziotti che tirano fuori dalle finestre le magliette di addiopizzo possono ridare energia. Anche se sentire la Hack che dice che dovremmo ribellarci, fare la rivoluzione ma chi la fa la rivoluzione se siamo tutti addormentati, è purtroppo drammaticamente vero. E allora ha ragione Paolo Rossi che dice che indignarsi e basta non serve a nulla, che bisogna unire l'indignazione all'azione. Anche una piccola azione. Che ci unisca. E se ci ha fatto ridere quando parlava di poliziotti che ti fermano per chiederti se conosci Leopardi, e  quindi della necessità di fare "autoritarismo culturale", quanto è vero che bisogna ripartire anche da lì, contrastare l'imbarbarimento che ci ha reso "pubblico", un pubblico di tifosi che si arrabbia, si appassiona, ma poi va a dormire. E quel piccolo secondo comma dell'articol 4 della nostra costituzione: Ogni cittadino ha il dovere di svolgere secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorrra al progresso materiale o spirituale della società... è così importante! Credo che sfrutterò questa frase per la campagna I libri? Spediamoli a scuola! perchè tutti si sentano in dovere di sostenere la crescita creativa dei nostri piccoli, che saranno il nostro futuro.

lunedì 27 settembre 2010

FORMAR LECTORES ES RESPONSABILIDAD DE TODOS

Prestissimo, alla fine di questa settimana, sul sito della sinnos inseriremo l'elenco delle librerie che hanno aderito alla campagna e inizieremo a darne notizia. Confidiamo molto in testate giornalistiche amiche, che possano dare la notizia e seguirci, ma confidiamo soprattutto in noi stessi e in tutti voi affinchè si generi davvero un circolo virtuoso tra cittadini, scuole e librerie per portare libri, tanti libri diversi, in quelle scuole dove vogliono e sanno lavorare con libri e letture. Ho scelto come titolo di questo post uno slogan dell'Ibby Messico che mi piace molto. E' proprio questo il senso della campagna!
Vi segnalo il blog http://leggesulprezzodellibro.wordpress.com/ dove stanno arrivando numerosi contributi di librai, scrittori, editori e lettori molto interessanti. Il fatto che se ne stia parlando molto sulla stampa mi fa un po' sperare.

sabato 18 settembre 2010

Legge sul libro: quanto vale la cultura

Martedì prossimo un gruppo di editori indipendenti (I mulini a vento) che sono stati i promotori di un appello contro una legge sul libro che privilegia i grandi gruppi e uccide gli editori e i librai indipendenti, incontreranno Vincenzo Vita (pd) che sembra sia disponibile a promuovere una opposizione alla legge già passata alla camera in luglio. Sui contenuti della legge vi rimando al blog dei Mulini a vento http://leggesulprezzodellibro.wordpress.com/ e anche al breve intervento scritto qui proprio in luglio. Speriamo che Vita e il Pd non siano "pavidi" come avevo scritto e abbiano il coraggio di promuovere una battaglia per una legge che non ha costi, ma che avrebbe potenzialità importantissime per la nostra società. anche dal punto di vista economico. Purtroppo è fresca la memoria di un incontro di novembre in cui le rappresentanze Aie e Ali avevano convinto lo stesso senatore Vita che meglio di così in Italia non si poteva fare... Ovvero sconto del 15%, campagne autorizzate tutti i mesi (escluso dicembre forse) dove è possibile alzare liberamente lo sconto. Cosa guadagnerebbero i consumatori, i cittadini, invece da una legge che limitasse lo sconto per esempio al 5% (come la francia) e impedisse campagne incondizionate e desse soprattutto valore al libro e alla lettura e tutti coloro che lavorano dietro questo insostituibile mezzo di conoscenza, immaginazione, sapere? Intanto dei prezzi di copertina più bassi. E poi la pluralità di progetti edtoriali e librerie con librai capaci di fare il proprio mestiere e quindi di proporre libri, di selezionare quelli più vicini alla propria linea senza essere costretti ad avere pile di Dan Brawn o di Geronimo Stilton per sopravvivere. Chi se ne importa, direte. Viviamo bene anche senza conoscere Kader Abdolah o Andrea Rivola ... Sì probabilmente sì. Si vive meglio e senza troppe pretese. Per caso ieri sera sono incappata in C'è post@ per te (il film non la trasmissione della De Filippi!) e nella bellissima libreria dietro l'angolo il giovane libraio spiega come sono state realizzate le illustrazioni di un libro. E Tom Hanks chiede perplesso: ah, è per questo che costa così tanto! E il librario risponde: è per questo che vale così tanto... Chissà se mai uno qualsiasi dei nostri prossimi governi sarà in grado di capire quanto vale la cultura?

sabato 24 luglio 2010

Legge sul libro dopo l'articolo di Simonetta Fiori su Repubblica

Purtroppo (o per fortuna) per un po' non ho potuto accedere ad internet. Ho seguito quindi su La Repubblica la discussione sulla Legge sul Libro sollecitata dall'articolo di Simonetta Fiori pochi giorni fa. Ho inviato appena ho potuto questa lettera alla Repubblica. La metto anche sul blog. Ma se posso tornerò sull'argomento.
"Seguo da fuori e con difficoltà di connessione ad internet la “discussione” sulla legge sul libro.
Un po’ mi spiace perché è un argomento che mi sta particolarmente a cuore.
Forse poco riesce a comprendere la gente della protesta degli editori. Basti però pensare che con una buona legge sul libro, come quella francese o tedesca, i prezzi di copertina potrebbero abbassarsi; e ci sarebbero più librerie dove trovare libri, anche quelli fuori dalle logiche del mercato e dentro le logiche della conoscenza e della cultura.
Vorrei fare due considerazioni brevissime.
La prima: a novembre due esponenti della maggioranza e dell’opposizione hanno avuto modo di ascoltare un’accurata relazione sulla legge del libro francese. Entrambi si sono dichiarati d’accordo nel dire che le nostre associazioni di categoria – editori e librai – non avrebbero mai voluto una normativa così drastica, e che la “Legge Levi” sarebbe stata la migliore possibile in Italia, stante le cose.
Bene per quanto riguarda la maggioranza, ma l’opposizione perché non è stata in grado di pensare, progettare una legge sul libro che desse dignità al libro stesso e alla sua filiera (partendo dagli autori per arrivare ai librai)? Il meglio che posso pensare è che sia un’opposizione pavida.
La seconda considerazione. Perché noi editori che nel tempo abbiamo scritto lettere e firmato appelli, non siamo stati in grado – da più di un anno a questa parte – di mettere su una lobby di pressione comune, in modo tale che l’opposizione proponesse almeno un emendamento che impedisse “campagne di promozione” senza limiti e che rendesse efficace il blocco dello sconto al 15%? (percentuale che ritengo, personalmente, ancora troppo alta).
Eppure tutto questo era stato suggerito già a dicembre 2009, in un incontro fra editori a Più Libri.
Due paure. Una che tra gli editori accada come tra la sinistra: impossibile trovare il modo di collaborare in maniera allargata su un obiettivo comune, ognuno legato al proprio gruppo.
La seconda. Che non abbiamo (l’avremo mai?) un’opposizione capace di elaborare e sostenere progetti per un bene comune (sembra infatti bloccata nell’osservazione del “qui e ora”): perché una buona legge sul libro non serve solo a far circolare più cultura ma anche a garantire lavoro alle tante figure professionali che intorno al libro operano.
Spero però di sbagliarmi e che in Senato su questa legge ci sia una proficua battaglia."

domenica 11 luglio 2010

Buone Vacanze! Ma con un progetto di promozione alla lettura

Sono silente da molto, "purtroppo" la mia caviglia rifunziona alla grande e questo signifca che anche le corse sono ricominciate. Ma non ho smesso di pensare alla promessa che avevo fatto qualche tempo fa: provare a costruire una piccola campagna per la promozione della diffusione dei libri e della lettura fra i più piccoli. E' molto che ci penso, anni di pensieri, ragionamenti, chiacchierate. Forse qualcosa di buono è venuto fuori: partendo dal piccolo progetto della Sinnos, le Biblioteche di Antonio. Un progetto che ogni anno porta i libri di tutti (quelli di qualità) in una scuola che dimostri l'assenza di accesso ai libri e la volontà di costituire una biblioteca scolastica. Questo piccolo progetto può moltiplicarsi grazie all'impegno di tutte le persone che credono che leggere e far leggere possa essere uno dei vaccini all'ignoranza e alla stupidità che imperano purtroppo...  il progetto lo trovate all'inizio del blog. Abbiamo iniziato a contattare le librerie per ragazzi, che ci auguriamo aderiscano in tante (che già sono poche...troppo poche). Attraverso tutti i canali possibili (spero spero di farvi una grande sorpresa ad ottobre) cercheremo di darne comunicazione e far sì che ci sia una "gara" a costituire biblioteche... In barba a chi ci vuole sempre più intontiti.
Allora buone vacanze, buona lettura e a risentirci a settembre!

domenica 30 maggio 2010

READING DI LIBRI SULLA LIBERTÀ NELLE LIBRERIE ITALIANE

Mi auguro che chi è a Roma possa partecipare all'incontro previsto per il 31 maggio alle ore 17.00 al Teatro Quirino. Per chi non è a Roma sicuramente ci saranno iniziative in libreria con scrittori che leggeranno brani dai loro libri. Coraggio, partecipiamo!

Di seguito il comunicato di giuseppe e alessandro laterza, marco cassini e daniele di gennario e stefano mauri

IN LIBRERIA I LIBRI SULLA LIBERTÀ - Una iniziativa congiunta di editori, scrittori e librai -
La legge attualmente in discussione al Senato relativa alla pubblicabilità degli atti giudiziari approvata in Commissione Giustizia configura una grave limitazione della libertà di informazione dei cittadini.
Una libertà essenziale, tutelata non solo dalla nostra Costituzione ma anche dalla Corte europea dei diritti dell'uomo. Una libertà che si coniuga strettamente alla libertà di stampa che è la precondizione del lavoro di chi scrive, pubblica e diffonde i libri. Ci sembra importante dare un contributo alla riflessione e all’approfondimento di un tema centrale di ogni Stato di diritto, di ogni democrazia liberale. Riflessioni e approfondimenti che in gran parte sono contenuti nei libri: classici e contemporanei, di narrativa e di poesia, come di saggistica o manualistica.
Da qui l’iniziativa che promuoviamo come librai ed editori nella settimana dal 31 maggio al 6 giugno:
READING DI LIBRI SULLA LIBERTÀ NELLE LIBRERIE ITALIANE
Ciascuna libreria organizzerà ora e giorno delle letture con autori e lettori, secondo un calendario che verrà reso noto nei prossimi giorni.
La manifestazione di apertura si terrà al Teatro Quirino di Roma lunedì 31 maggio alle ore 17.00.
Parteciperanno editori, librai e diversi autori – tra cui Corrado Augias, Carlo Bernardini, Andrea Camilleri, Gianrico Carofiglio, Guido Crainz, Rosetta Loy, Valerio Magrelli, Alessandro Pace, Antonio Pascale, Christian Raimo, Stefano Rodotà, Giovanni Sartori, Tiziano Scarpa, Marco Travaglio, Nadia Urbinati, Chiara Valerio – che leggeranno brani di libri dedicati alla libertà, di informazione,di opinione e di scelta,di stampa.

Marco Cassini e Daniele di Gennaro (minimum fax)

Alessandro e Giuseppe Laterza (Editori Laterza)

Stefano Mauri (Gruppo editoriale Mauri Spagnol)

sabato 22 maggio 2010

Bavaglio alla libertà di stampa - Il mondo salvato dai ragazzi

Il consiglio per tutti è firmare l'appello che trovate sul sito di Laterza - http://www.laterza.it/ e di leggere a questo proposito l'articolo di Grazia Gotti su Zazienews. http://zazienews.blogspot.com/2010/05/le-intercettazioni-e-gli-editori.html. Gli editori firmatari sono molti, anche Sinnos aveva subito aderito a Torino.
In questo momento così buio, dove nessuno però sembra accorgersi della gravità della situazione, chi lavora con i ragazzi continua ad avere lampi di luce. Come l'incontro a cui ho assistito in occasione del Premio Elsa Morante, a Napoli ieri 21 maggio. La sala del Museo della Scienza era stracolma di ragazzi. Abbiamo ascoltato le loro critiche e i loro giudizi sui tre libri vincitori. Abbiamo ascoltato del fantastico lavoro che viene svolto a Nisida, attraverso le parole di Maria Franco. C'era nell'aria partecipazione e un grande senso di appartenenza ad un gruppo che vuole pensare, immaginare, costruire. Anche attraverso i libri e la lettura.
Sono boccate di ossigeno ed è stato bello quando uno dei giurati ha detto ai ragazzi: applaudite alla vostra promessa di continuare a leggere e di mantenere le vostre menti libere e capaci di pensare.
Dacia Maraini, citando la Morante, ha detto che ora tocca a loro, visto che noi non ci siamo riusciti, a salvare il mondo. Speriamo. E' soprendente comunque che nessuna Istituzione fosse presente e nè sostenga questo grande lavoro dei giurati, degli organizzatori e di Tjuna Notarbartolo, bravissima e  appassionata presidente del Premio. Che prevede (tra l'altro) che i libri vengano ACQUISTATI perchè siano dati da leggere ai ragazzi... Rivoluzionario, no?

mercoledì 19 maggio 2010

La lettera di Loredana Perego sul 23 maggio e sul ruolo del Centro del Libro, al suo Direttore

Vicenza, 15 maggio 2010


Al Centro del Libro e al suo Direttore Gian Arturo Ferrari.

Carissimo Centro del libro, gentile Direttore Gian Arturo Ferrari,
mi occupo di promozione della lettura da tempo, sono membro dell’Associazione Forum del libro in cui rappresento la voce Biblioteca scolastica, coordino la Commissione Lettura di una Rete di 56 biblioteche scolastiche della Provincia di Vicenza. Da tempo so che cosa significa lavorare per diffondere la lettura in questo Paese, so, e con me tanti, quanta fatica costa in assenza di una politica culturale istituzionale, senza una legge sul libro, senza un piano concreto per fronteggiare l’emergenza lettura. Mi sono decisa a far sentire la mia voce sul programma del Centro del Libro, perché confido nel Centro del libro e nel suo nuovo dirigente, ma trovo debole questo primo passo: l’istituzione della Giornata nazionale per la promozione della lettura del 23 maggio. Certo è un inizio e mi aspetto, viste le intenzioni programmatiche, che segua un’azione capace di coinvolgere i punti vitali dell’alfabetizzazione e della diffusione della lettura di questo Paese. Spero in un prossimo passo verso un deciso e mirato piano di promozione della lettura nazionale, che investa sulla lettura e sulle biblioteche civiche e scolastiche, così da poter garantire ai giovani, a tutti, le pari opportunità riguardo all’accesso ad un patrimonio documentario, diversamente poco raggiungibile eppure indubitabile garanzia di formazione.
Il Regolamento del Centro del libro ribadisce i compiti istituzionali del Centro, un programma sostanzioso, in cui troviamo:

- attuare politiche di diffusione del libro e della lettura in Italia

- promuovere la lettura nelle istituzioni scolastiche con la collaborazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;

- far conoscere la rete delle biblioteche e dei relativi servizi;

- realizzare campagne informative per la promozione della lettura attraverso i mezzi di comunicazione con la collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

- organizzare manifestazioni ed eventi in Italia e all'estero per la promozione del libro e della lettura, tra cui una campagna nazionale annuale;

- sostenere le attività di diffusione del libro e della lettura in particolare tra i giovani con la collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della gioventù

A fronte di tanto programma, trovo che l’istituzione della Giornata nazionale per la promozione della lettura e la sua Campagna di comunicazione Regalare un libro è un gesto d'affetto *(1) possa generare confusione: è un'iniziativa NAZIONALE che ripete la formula dell’ elenco di iniziative già promosse, è l’ennesima raccolta delle iniziative di Enti locali, librai, istituzioni in giro per l’Italia, mentre la risposta ai reali bisogni sono alla base di una reale valorizzazione della lettura.

Quale la differenza con ‘Ottobre piovono libri’? Come si impegna il Centro del libro a sostenere gli esempi virtuosi di promozione della lettura?

Per quanto poi riguarda la scuola siamo di fronte ad un’analoga operazione: il concorso “Leggere è il cibo della mente. Passaparola” - “Inventiamo uno spot pubblicitario”, non rivitalizza i Progetti Lettura, di cui le scuole necessitano. La realtà, come informa Carla Ida Salviati è che ‘Quando manca tutto – dalla carta per fotocopie a quella igienica – la prima spesa che le scuole tagliano sono i libri’. ‘Il cibo per la mente’ ci riporta a quella Jella Lepman*(2) che alla fine della 2° guerra mondiale si è prodigata perché, in situazione di emergenza, si pensasse ai libri, alle biblioteche come cibo per la mente dei bambini, dimostrando una lungimiranza davvero invidiabile.

E’ facile comprendere che ‘la scuola gioca un ruolo centrale nella creazione e nella formazione dei giovani lettori. Potenziare i progetti lettura …… è ancora oggi obiettivo da raggiungere. Occorre potenziare in ogni modo le biblioteche scolastiche, riconfigurando i locali che le ospitano e potenziando il patrimonio bibliografico esistente.’ (Dal Manifesto di lettura dell’Associazione Forum del libro).

Credo fermamente, prima di tutto come cittadina, che obiettivo prioritario del Centro del libro sia contrastare il fenomeno della disaffezione dei nostri ragazzi alla lettura, produrre un’ inversione di tendenza rispetto al dato che, da anni, conferma l’Italia tra i Paesi non ai primi posti nelle classifiche fra quelli che hanno più lettori.

E’ evidente che se si vuole che vi sia una familiarizzazione alla lettura, ciò che viene prima di tutto è la possibilità concreta di accesso ai libri (da non identificare con i soli libri di testo) e di tempo che si offre alla pratica della lettura: c’è bisogno di risorse umane, di competenze, di professionalità e formazionee, purtroppo, la Giornata nazionale della promozione della lettura, distoglie da tutto ciò. Con Giuseppe Laterza ritengo che ‘le biblioteche civiche e scolastiche, presenti in ogni angolo del paese, pur tra mille difficoltà, sono il fronte essenziale della promozione della lettura’‘, è importante valorizzare le biblioteche scolastiche che funzionano, promuoverne la nascita, perché la biblioteca scolastica è garanzia che la lettura a scuola è presente, è un luogo di raccolta di libri che diventa un progetto di diffusione della lettura, un’ iniziativa condivisa di promozione della lettura per la formazione del lettore abituale, non un semplice servizio aggiuntivo, il primo da sacrificare.

Capisco che la Giornata sia un inizio, partiamo! La scuola si aspetta molto dal Centro e un passo che la scuola (e non solo) attende, come testimonianza dell’effettivo impegno del Centro del libro, sta nella direzione di un Piano nazionale di promozione della lettura siglato dal Ministero della cultura con il Ministero della pubblica istruzione, con adeguati finanziamenti nei settori cardine, per portare il nostro Paese a un livello di lettori da Paese avanzato e sperare in un futuro per i nostri giovani.

Loredana Perego




*(1) Rispetto alla Campagna di comunicazione ‘Regalare un libro è un gesto d'affetto’, faccio presente quella che mi sembra una più originale iniziativa: "Leggere, leggere, leggere!" - primo esperimento nazionale. Il 26 marzo 2010 regala un libro ad uno sconosciuto, insieme ad altre migliaia di persone che lo faranno in tutta Italia.- L’iniziativa proposta dal giovane Alberto, mi sembra più sensata e soprattutto ha tutte le caratteristiche di chi promuove dal basso, mentre chi promuove dall’alto dovrebbe, secondo me, impegnarsi di più.


*(2) La strada di Jella. Un ponte di libri. Prima fermata, Monaco, Lepman Jella, 2009, Sinnos

martedì 18 maggio 2010

La lettera per il 23 maggio di Carla Ida Salviati

Firenze, 18 maggio 2010


Io spero che il 23 maggio diventi, negli anni, una giornata importante: la festa del libro è da segnare sul calendario. Alle feste si fanno i regali e ne ho in mente uno da consigliare agli insegnanti: è un regalo un po’ trasgressivo, forse persino un po’ provocatorio. Ecco: poiché il 23 è domenica, il 21 potrebbe essere il “giorno del libro a scuola” e voi regalate una giornata di lettura ai vostri ragazzi.
E dove sarebbe la stranezza, l’eccezionalità, la trasgressione?, obietterà qualcuno: O che non si legge ogni giorno, continuamente, in ogni scuola del mondo, ciascuno alla propria ora, ciascuno con i propri suoni, ciascuno con le proprie storie? Regalate una giornata di vostre letture, intendo: regalate la vostra voce ad un libro, scelto come vi pare e garba.
Si tratta, badate, di un regalo grande, di quelli impegnativi, che i vostri ragazzi avranno difficoltà a restituirvi: regalare una lettura ad alta voce è regalare tempo, tempo senza fretta per ritmi, pause, silenzi, attese. Regalare voce ad un testo è regalare benessere, è stare a scuola con testa, cuore, corpo, seduti un po’ come si vuole, accanto, insieme a condividere un’avventura: un’emozione.
E se il 21 maggio è programmata la tabellina del 7? E se sul registro abbiamo scritto “gli affluenti di destra del Po”? E se il verbo cuocere dà grattacapi al passato remoto? E se il dirigente passa oggi, 21 maggio, per la visita d’ispezione?
Fate sedere anche lui in cerchio, così come gli viene, e vedrete che per un’ora si dimentica persino dei rossi in bilancio.
E se non sapete cosa leggere? E se temete di annoiare, se siete incerti tra un Grimm, un Calvino, un Tognolini?
Lasciatevi guidare dal gusto vostro: ce la farete benissimo. Non vi sentite lettori provetti? Affidatevi alle fiabe popolari, ai loro meravigliosi testi scritti , quelli con i viaggi di qua e di là dal mare, con le prove impossibili, con amori capaci di sconfiggere draghi e di superare ogni avverso destino…
Se la ricorderanno questa giornata i vostri alunni: la giornata in cui a scuola non si è fatto nulla di nulla, come certo molti diranno alle loro mamme. Si ricorderanno la bellezza dell’ascolto, un po’ teatro e un po’ ritorno all’infanzia più lontana (anche i bambini hanno un’infanzia lontana); si ricorderanno d’aver condiviso un brivido, un incontro misterioso, un lieto fine; si ricorderanno del compagno meno timido che ad un tratto ha chiesto “leggi ancora, leggine un’altra”.
Qualcuno si innamorerà. Non tutti: non illudiamoci. Ma qualcuno si innamorerà, statene certi. Di un libro, naturalmente”.

Carla Ida Salviati, Direttore della rivista “La Vita Scolastica”

lunedì 17 maggio 2010

di ritorno dal Salone del Libro di Torino

Non sono in grado di valutare se questo Salone in generale sia stato migliore o peggiore degli altri. Per quanto riguarda gli editori per ragazzi, i loro incontri e soprattutto le continue reti che fruttuosamente si tessono direi che è andato molto bene. Come sempre c'è un pubblico che ha voglia di incontrarci: insegnanti, genitori, bibliotecari, librai. Come sempre riusciamo a toccare con mano quanto bisogno ci sia di libri e quanto poco si faccia perchè tutti i bambini e ragazzi possano avere accesso ai libri, per scegliere se diventare o meno lettori. Le persone che quotidianamente lavorano per far sì che questo accada devono vedersela con una serie infinita di ostacoli: mancanza di fondi, mancanza di attenzione e di visibilità, scarsa informazione. E' molto bello che il libro di Beatrice Masini sia arrivato finalista allo Strega! Speriamo che anche questo sia  un segnale forte per chi ritiene poco interessante occuparsi di editoria per ragazzi. A partire dai media per arrivare alla scuola, che drammaticamente non prevede nulla sulla lettura. Questo Salone è servito anche per fare il punto su una semplice campagna costruttiva che speriamo possa partire. Per ora Caterpillar è stato contattato: chissà che non capiscano quanto l'impegno sui libri e sulla lettura sia altrettanto importante di quello sull'ambiente, sulla pace e sulla lotta alla criminalità organizzata? Che se i bambini si vaccinano fin da piccoli e diffidano delle soluzioni predigerite, ma sono allenati a immaginare, pensare, progettare, avere un pensiero critico, forse tutte queste battaglie saranno più facilil da sostenere? Speriamo. Ve ne darò notizia. Intanto è stato bello incontrare persone fantastiche. Compagni di viaggio come Giovanni Solimine, Loredana Perego, Anna Parola, Pino Assandri, Silvana Sola,  Giuseppe Laterza, Guido Lagomarsino,  le editrici e gli editori, gli autori e gli illustratori e a tutti quelli che non riesco a nominare tutti.
Abbiamo anche visto la campagna dell'AIE per il 23 maggio. L'avete vista? che ne pensate? Io ho sentimenti contrastanti. Se mi vuoi bene regalami un libro. Se non pensiamo al partito dell'amore, come magari ci capita, magari possiamo vederne i lati positivi. Meglio comunque dell'orrore del cibo per la mente passaparola...Mi sembra piuttosto sciocco avere a distanza di un mese una giornata del libro nazionale, quando ce n'è una internazionale, ma forse va bene che sia così, che si faccia il possibile per parlare di libri. Continuo a ritenere brutta l'idea del Centro del Libro di regalare gli invenduti a categorie svantaggiate. Mi sembra di nuovo che al libro si tolga valore. Ma è così... Intanto ci auguriamo che prima o poi cambino i nostri interlocutori, che persone sapienti e appassionate sostituiscano presto vecchi parrucconi con i capelli tinti o senza capelli che finalmente sappiano dare il giusto valore ai libri e alla lettura.

venerdì 7 maggio 2010

LeBibliotecheDiAntonio V Edizione a Castelsardo, in Sardegna

Da quando la caviglia si è rimessa a posto ho sempre meno tempo di scrivere e mi dispiace. In un commento ad un precedente post Sandra Ammendola chiedeva di Torino. E' vero sono stata a Torino la scorsa settimana a presentare il Nuovo Immaginario Italiano e anche lì ho incontrato tanta gente fantastica. A partire da Sandra, che come al solito mi fa godere le bellezze di Torino,  ma anche Pino Assandri, Giovanni Bagna, Carla Carla Bonino, Sofia Gallo... L'incontro è stato bello e intenso. Torino è una città che amo molto, c'è la libreria di Anna Parola, ci sono delle bellissime biblioteche.
Approfitto di questo poco tempo per segnalarvi invece l'oggetto del mio post: l'assegnazione della donazione delle Biblioteche di Antonio all'Istituto Comprensivo Elenora D'Arborea di Castelsardo, in provincia di Sassari. Per saperne di più sulle Biblioteche di Antonio potete andare sul sito della sinnos http://www.sinnoseditrice.org/. L'idea è quella di ricordare una persona che è stata fondamentale per la Sinnos attraverso la donazione di tanti libri dei diversi editori per ragazzi in Italia (con anche una sezione internazionale, grazie alla Giannino Stoppani di Bologna) che vengono acquistati attraverso piccole donazioni che amici e parenti fanno ogni anno. Scegliamo una scuola che abbia una forte volontà e un buon progetto per una biblioteca scolastica, in un luogo dove l'accesso ai libri sia ridotto. Il progetto della scuola di Castelsardo rispondeva a questi criteri, certo ci piacerebbe avere le forze per moltiplicare le BibliotecheDiAntonio, ma non è detto che non ci venga un'idea geniale. Speriamo. Quest'anno le scuole che hanno partecipato al bando sono state poche rispetto agli altri anni. Abbiamo visto anche meno insegnanti alla Fiera del libro di Bologna... Brutto segno: segno che davvero la scuola non ha più risorse per pensare ai libri, che è attaccata da troppi fronti. Come immaginare un futuro fatto di adulti che non hanno avuto una formazione a tutto tondo, una cura e un'attenzione volta a far crescere menti libere e sapienti?
Chi verrà a Torino, potrà venirci a salutare: siamo nel padiglione 2 Stand 76.
Spero a presto

sabato 24 aprile 2010

Di ritorno da Vicenza

Ho passato tre giorni intensi e pieni di incontri. Bellissimi. Ho conosciuto e ritrovato persone fantastiche che mi hanno confortato ed entusiasmato. E l'innamoramento per l'idea di impegnarsi per far sì che i bambini e i ragazzi abbiano accesso ai libri si è rinsaldato, se pure ne avesse avuto bisogno. Certo ci sono considerazioni e riflessioni importanti da fare. Ma andiamo con ordine. Dal 21 al 23 aprile sono stata ospite della Rete Bibliotecaria delle Scuole Vicentine (sul sito http://www.rbsvicenza.org/   troverete tutte le informazioni sul loro importante lavoro)  grazie a Loredana Perego, meravigliosa ospite, piena di energia ma soprattutto capace di realizzare iniziative e attività concrete legate al libro e alla lettura importanti e sapienti all'interno della scuola, attraverso le biblioteche scolastiche. Loredana Perego è la Responsabile della biblioteca scolastica della sua scuola, sec. 1° Carta I.C.8, insegnante di lettere e coordinatrice della Commissione Lettura della Rete bibliotecaria scuole vicentine. Oltre a lei e agli studenti della sua scuola che ho incontrato proprio nella giornata del 23 aprile, voglio nominare e ringraziare tutte le insegnanti che mi hanno accolto e che mi hanno fatto conoscere i loro ragazzi. Anna Maria Cavallarin dell'Istituto superiore di Asiago, responsabile della biblioteca sc. del Liceo scientifico e insegnante di lettere del Liceo;  Giancarla Pizzato della scuola sec.1° di Longare, responsabile della biblioteca sc. della scuola e insegnante di lettere in seconda media; Giovanna Cristofoli e Elena Piccoli responsabili della biblioteca sc. della scuola e insegnanti di lettere; Caty Onisto e Wanda Naldini della scuola dell'infanzia Malfermoni I.C. 5 Vicenza; Chiara Nogarole della scuola primaria Da Porto I.C. 5 Vicenza; il dott. Silvano Golin del Settore servizi scolastici ed educativi dell'Assessorato all'istruzione del Comune di Vicenza; e insieme a loro gli insegnanti, i dirigenti scolastici, tutti i ragazzi che spero vorranno scrivermi come hanno promesso per continuare a parlare di libri e letture.
Sono stata a raccontare della storia di Jella Lepman, di come questa donna straordinaria abbia creduto che fosse necessario dare ai bambini tedeschi, nell'immediato dopo-guerra, libri perchè potessero essere il futuro di una nazione libera e democratica. Abbiamo parlato di libri che aprono la mente, ponti di pace, strumenti di conoscenza. Di come i genitori di Matilda (Roal Dhal, ricordate?) siano ignoranti, approfittatori e prepotenti  e SEMPRE ARRABBIATI perchè MAI CONTENTI mentre Matilda (e la sua fantastica maestra) sanno godersi i piaceri della vita... Che differenza tra i lettori e i non lettori!
Nelle scuole della Rete ho visto biblioteche scolastiche che non avevo mai visto in Italia: piene di libri, di tanti libri. Libri da consultare, da dare in prestito. Una rete perchè ci sono scuole con settori specialistici che possono prestare ad altre scuole che hanno altri settori. Una rete di biblioteche scolastiche collegate con quelle civiche perchè i libri possano circolare e arrivare dove c'è richiesta. I ragazzi della Carta, ma anche quelli della Longare, li ho incontrati nella loro giornata di  "A scuola senza zaino", ovvero una giornata di scuola senza libri di testo, ma con libri di narrativa e di divulgazione secondo i personali interessi. E questa è solo una delle tante iniziative che la Rete organizza. Casa di Loredana è piena di libri per ragazzi: da catalogare, da leggere. E mi ha raccontato di come siano ricchi gli incontri della Rete. Adulti che leggono libri per ragazzi, perchè possano offrirli loro, dare ai propri studenti la possibilità di diventare lettori o non lettori. Ho detto a tutti loro quando siano privilegiati.
In questi tre giorni non abbiamo fatto altro che parlare della necessità di ripartire dai bambini e dai ragazzi partendo dai libri. Ho potuto scambiare con persone molto più competenti di me in fatto di biblioteca scolastica idee e progetti. Forse fra gli ostacoli più gravi alla costituzione delle biblioteche scolastiche in tutte le scuole del nostro paese è quello che i programmi non prevedono un tempo per la lettura e che molti insegnanti non vedono la necessità di lavorare con tanti libri diversi, di sollecitare e appassionare i ragazzi alla lettura. NON C'E' TEMPO PER LEGGERE. Forse allora vale la pena chiedersi se non si debba iniziare da chi veramente vuole lavorare nella scuola con tanti libri diversi. Ne ho parlato una sera anche con Donatella Lombello, docente di Letteratura per l'infanzia e di Educazione alla lettura e gestione della biblioteca del dip.to di Scienze della formazione dell'Università di Padova. (la ringrazio di cuore per essere venuta a Vicenza!!!) Però parlando parlando le idee forse sono venute fuori. E credo che sia il momento buono per spedire i libri a scuola. Vedremo come.
Vi segnalo due articoli: l'editoriale di Leggere tutti,di aprile a firma di Giuseppe Marchetti Tricamo, Giù la maschera. Affronta con decisione la inadeguatezza delle proposte del Centro del Libro. E poi  su Sette del 22 aprile c'è una intervista a Rifkin, Presidente della Foundation on Economic Trends di Washington, in occasione della uscita del suo libro Civiltà ed Empatia per Mondadori. Dopo una serie di affermazioni per cui siamo nelle mani dei giovani, che hanno la possibilità di fare meglio di noi "perchè il loro cervello lavora in modo diverso dal nostro, così come la nostra mente non è uguale a quella dei signorotti americani:  [...] La generazione del Millennio comincia a provare empatia oltre i confini nazionali o i legami di sangue, la nostra famiglia allargata diventa tutta la specie umana e anche le altre creature sulla Terra iniziano a farne parte', l'intervista si conclude così:
"Uno dei problemi più gravi tra i ragazzi è la perdita di attenzione. Sono molto più 'inclusivi' di noi, ma molto meno pazienti perchè sono travolti da una massa enorme di informazioni. Lavorano a quattro cose simultaneamente sullo schermo e passano continuamente da una all'altra, in un disperato tentativo di essere parte di tutto. Ma nessuno può essere empatico se non presta la necessaria attenzione. E  c'è un altro rischio. Nel corso della storia il linguaggio è diventato sempre più sofisticato. Per la prima volta oggi avviene il contrario. Siamo sempre più interconnessi ma perdiamo proprietà di linguaggio" E Rifkin chiude con un consiglio: "Quindi ragazzo cerca di trovare un equilibrio tra la tua vita nel cyberspazio e la tua vita nella realtà. Usa twitter, ma continua a leggere i libri per non perdere le parole che esprimo la tua empatia. E non chiuderti in casa esci e vai a spasso nella natura."
Vi lascio davvero. Sono stata lunghissima ma era necessario.

lunedì 19 aprile 2010

Giornata Mondiale del Libro a Vicenza

Nei prossimi giorni, grazie a Loredana Perego e alla Rete bibliotecari Scuole Vicentine e al Servizio bibliotecario provinciale vicentino, sarò a Vicenza e dintorni per parlare di Jella Lepman e dell'importanza di promuovere libri e lettura fra i più piccoli. Sul sito http://biblioteche.provincia.vicenza.it/ troverete tutte le informazioni che riguardano gli appuntamenti della giornata mondiale del libro. Se foste da quelle parti vi aspetto!

domenica 11 aprile 2010

Leer està de moda

E' tanto che non scrivo. Mille cose e poi ogni tanto, come succede purtroppo, la sensazione che nulla possa cambiare.Che stiamo combattendo una inutile battaglia: pretendere più accesso ai libri per i bambini, per farli crescere aperti, intelligenti, capaci di emozionarsi, per regalargli qualcosa di prezioso da portare con sè nella vita. Che assurdità. Poi succedono piccole cose. Finalmente la cara amica che mi sta aiutando a pensare a qualcosa di costruttivo per una campagna di promozione alla lettura, ha tirato fuori un'idea bella. Spero presto di darvene notizia. E poi trovo una mail di Clementina Sandra Ammendola, brava scrittrice argentina che vive a Torino e che purtroppo scrive con dei tempi da vero scrittore, ovvero con con grande lentezza (purtroppo per noi lettori, non per la scrittura..) che mi manda un link, eccolo:

http://www.youtube.com/v/iwPj0qgvfIs?f=videos&c=ytapi-iLikeInc-iLike-1493oebb-0&d=AbzsdEu9A2kwQxMBPfYLdoQO88HsQjpE1a8d1GxQnGDm&app=youtube_gdata

Provate a guardarlo, vi farà sorridere, come è stato per me.

venerdì 2 aprile 2010

Grave attacco al mondo dell'editoria

pubblico di seguito il comunicato stampa della Presidente della Associazione FIDARE. Questo provvedimento sarà un ulteriore limite alla diffusione dei libri nel nostro paese.

IL GOVERNO, DAL 31/03/2010, SENZA PREAVVISO, SENZA ALCUNA CONSULTAZIONE, HA ELIMINATO LE TARIFFE AGEVOLATE PER LA SPEDIZIONE DI LIBRI




Tutto è successo nel silenzio generale: con decreto del 30 marzo 2010, viene eliminata la tariffa ridotta editoriale e spedire un libro in pacco contrassegno passa dai circa € 2,84 (0,97 senza contrassegno) agli attuali € 5,50 fino a 2 chili e € 8,17 dai 2 ai 5 chili. Ora come faremo? Come faranno i lettori? Questo provvedimento pregiudica il rapporto diretto con il lettore e quella vendita online che per le case editrici indipendenti è un’indubbia risorsa, ma in realtà colpisce duramente tutti coloro che operano nel settore editoriale. Librerie, grossisti, distributori saranno ancora più ostacolati nel reperimento e invio dei libri. Il danno per il Paese intero nella sua dimensione culturale è incalcolabile.

Facciamo nostra la posizione dell’Associazione Italiana Editori, secondo la quale, con le parole del suo presidente Marco Polillo: “Le ricadute saranno pesanti non solo in termini economici per la vita delle case editrici, ma anche per la cultura e l’informazione del paese: il canale postale è infatti uno strumento fondamentale di diffusione dei libri, soprattutto in quelle zone d’Italia non servite da librerie.”

Di fronte a provvedimenti di tal fatta crediamo sia lecito domandarsi quale sia il significato di tanti proclami sulla cultura e quale sia la funzione di tanti responsabili che a diversi livelli, compreso quello governativo, si occupano di cultura. È indispensabile che la decisione sia dunque rivista e ripristinate le agevolazioni al più presto.







Anita Molino

Presidente Fidare

mercoledì 31 marzo 2010

CERCO BRANI DI LIBRI IN CUI SI DESCRIVE L'AZIONE DEL LEGGERE

Avete presente l'incipit di Se una notte d'inverno un viaggiatore? «lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c’è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: “No, non voglio vedere la televisione!”. Alza la voce, se no non ti sentono: “Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!”». Ecco, sono alla ricerca di brani del genere, per grandi e piccoli, da inserire e da far illustrare nel prossimo calendario interculturale della Sinnos. Sarei felice di ricevere brani anche di autori extraeuropei, naturalmente, e spero che fra tanti lettori che siamo le proposte arrivino numerose.
Coraggio, è bene andare avanti.

lunedì 29 marzo 2010

Ripartiamo dai bambini, è urgente e necessario

Non ce l'ho fatta ieri sera ad aspettare la disfatta. Sono andata a dormire prima. Il titolo dell'Unità di questa mattina dice "un paese stanco". Un paese stanco e ignorante direi. Se ripercorriamo questi ultimi anni (troppi) della politica del centro sinistra, forse possiamo comprendere la sfiducia di chi questa volta non se la è sentita di "tapparsi il naso". La centralità di questioni come quella del lavoro e della scuola, per citare quelle che mi stanno più a cuore, per sprecare energie e tempo nel gestire cordate, correnti. Nel tentativo di fare alleanze con chi poi riesce ad allearsi con chi ritiene più opportuno, senza stare a guardare tanto per il sottile... Un paese in cui a pochi giorni dalle elezioni i giornali sparano a palla la notizia che la chiesa mette come priorità la questione della vita (sembra invece che - nonostante questa ci sia - non sia al primo posto della lista) e nessuno ha il coraggio di dire che non vogliamo avere lezioni da una chiesa che si è macchiata e si macchia di uno dei reati più orribili, di quelli che se ti carcerano ti devono mettere in isolamento perchè altrimenti gli altri detenuti di massacrano. Un paese attonito, un paese che sceglie una destra ignorante, razzista, pericolosa. Ho il cuore pesante questa mattina. Forse l'unica piccola consolazione è la vittoria di Vendola. Che da solo, contro tutti, è riuscito ad essere credibile agli occhi della maggioranza suoi cittadini. E allora dico che dobbiamo assolutamente proseguire - tutti noi che ci occupiamo dei bambini e dei ragazzi con forza, rigore e passione - a fare questo lavoro. Ci vorrà tempo per costruire una nuova coscienza civile, ma è un tempo necessario. Mostriamo ai bambini che il mondo non è così, che se possiamo comperare un jeans a 5 euro, un cellulare a 25 è perchè qualcuno viene sfruttato. Che il protagonista della vita non è il consumatore, e tantomeno lo è il tronista o la velina, ma è chi paga le tasse con il proprio lavoro, chi si sveglia all'alba per pulire le strade, chi tutti i giorni va in classe a pretendere che i suoi ragazzi imparino, studino; chi non butta la carta per terra, chi non parcheggia in doppia fila, chi ascolta e aiuta coloro che hanno bisogno, chi accoglie, chi denuncia la mafia. Chi sa sorridere, chi si emoziona davanti ad un tramonto, chi si prende il piacere di stare con gli amici, chi si indigna. Coraggio, mi dico, abbiamo tanto da fare e anche se abbiamo il cuore pesante dobbiamo proseguire. Qualcuno ha un libro (per ragazzi naturalmente) da consigliarci per affrontare questa tristezza?

un commento di Janna Carioli

INSERISCO QUI IL COMMENTO CHE MI HA SPEDITO JANNA CARIOLI: MI SEMBRA IMPORTANTE e la ringrazio per avermi scritto. Oltre alla sua proposta credo che comunque valga la pena riprovare a pretendere piu' spazio su radio, tv e giornali ma anche lasciare elenchi di titoli da leggere un po' ovunque magari con il titolo RICOMINCIAMO DAI BAMBINI. E poi, Janna mi diceva, lasciamo in giro anche elenchi di siti e blog per comunicare e avere informazioni. Ecco Janna:

A volte mi chiedo perchè noi ci si accanisca tanto perché la lettaratura per ragazzi abbia cittadinanza sui giornali di carta. Come tu Della ricordavi, tre anni fa, ci provammo con 2000 firme mandate ai quotidiani. Non si è mossa foglia. I giornali che parlavano di libri per ragazzi hanno continuato a farlo, quelli che non lo facevano, hanno continuato a non farlo. Io credo che l'idea "ricomincio dai bambini" che condivido e sottoscrivo possa cominciare altrove. Per fortuna c'è il web, con decine di siti e centinai di blog che di libri per ragazzi e di cultura per l'infanzia si occupano attivamente e bene. Forse bisogna spostare l'obiettivo e cominciare da qui, prendendo in seria considerazione queste grandi risorse e lanciando il dibattito su queste piattaforme. Come succede sempre più spesso i giornali di carta arrivano dopo e in ritardo. Ma noi non fermiamoci e andiamo avanti con le gazzelle. I pachidermi arriveranno.



Janna Carioli

domenica 28 marzo 2010

Fiera del Libro di Bologna

Eccomi di ritorno dalla Fiera. Come sempre per me ha due aspetti: quella di vedere tanti bei libri e tante persone care e quella di constatare come accanto ai bei libri ce ne siano anche tanti brutti, che le proposte straniere sono molteplici e spesso bellissime e che in quei giorni si vive in una sorta di universo parallelo, dove sembra centrale l'editoria per ragazzi. Anche i giornali di solito finalmente si accorgono che esistono libri per ragazzi. Quest'anno però se ne è parlato meno. Sì perchè c'era Libri Come a Roma che è riuscita ad oscurare quel periodo dell'anno (unico oltre il Natale) in cui si parla di libri per ragazzi. La mia caviglia mi ha impedito di girare più di tanto e poi questo luogo non è dedicato alla segnalazione di libri (a parte l'elenco della lista Ricominciamo dai bambini, che vorrei tanto fosse da altre parti e non solo qui) e quindi vi consiglio di andarvi a leggere su Zazie News, e sugli altri siti e blog che vi sapranno raccontare bene le novità belle che sono state esposte in fiera a Bologna.
Io invece scrivo su quello che mi sta più a cuore. La promozione dei libri per ragazzi in questo momento sempre più oscuro. A Bologna ne ho parlato con persone capaci e in gamba. C'è stato sabato mattina un bell'incontro organizzato dal Forum del libro dal titolo: crescere lettori in una società di diritto. editoria per ragazzi e informazione. Mi auguro presto di darvi buone notizie perlomeno su una possibile azione comune. L'idea di fondo è di riprovare (lo abbiamo fatto qualche anno fa con il gruppo di editori: meno piccoli di quel che sembra e poi Janna Carioli nel 2007 ha scritto un appello ai giornali firmato da oltre 2000 persone perchè si parli di editoria per ragazzi sui mezzi di informazione) a chiedere che giornali, radio, tv dedichino spazio ai libri per bambini e ragazzi. Perchè c'è un Italia che vuole conoscere i libri da proporre ai propri figli, nipoti, studenti, affinchè crescano migliori, più ricchi e più intelligenti.
E' un primo piccolo passo. Speriamo di riuscirci. Aggiungo subito il titolo segnalatomi in un commento - grazie! - alla lista dei titoli, Ricominciamo dai bambini.

sabato 20 marzo 2010

Ripartiamo dai bambini 2 (e dai ragazzi of course..)

Non mi arrendo. Ho visto alcune immagini della manifestazione del popolo delle libertà. Vedere uno slogan che dice che solo l'amore può sconfiggere l'invidia e sentire cantare meno male che silvio c'è mi fa paura. Sembra quella serie televisiva: i visitor... Veniamo in pace. Poi si legge e si discute della presenza di Busi (chi se lo ricorderà a vent'anni dalla sua morte? chi leggerà i suoi libri?) all'isola dei famosi. Poi leggo sul programma di Libri come: l'unico evento pubblicizzato (ce ne sono altri lo so) dedicato alla scrittura per i ragazzi è l'incontro con Moccia. Bene. Ho contattato alcune redazioni. Io credo che, senza fare polemiche, il fatto che non si segnalino i buoni libri per bambini e ragazzi (cosa che si cerca di fare per gli adulti, almeno in parte) significhi non offrire agli adulti che vivono, lavorano con i bambini delle proposte che spesso non si trovano facilmente. Credo sia inutile chiedere biblioteche pubbliche e scolastiche ora. Nessuno, come è successo fin'ora, ci darebbe retta. Ma forse smuovere qualcosa dal basso... Chissà.

martedì 16 marzo 2010

Ripartiamo dai bambini

Telegrafica. Siamo "sotto" Bologna e noi che ci occupiamo di libri per ragazzi siamo freneticamente impegnati. Ho chiesto prima ai librai e poi ad alcuni amici editori di segnalarmi titoli che parlino di partecipazione. Rossana Rossanda ieri sera da Lerner ha detto che non abbiamo una formazione alla democrazia partecipata e alle regole condivise. Bene. Nei libri per ragazzi, nelle immagini, nelle storie, possiamo trovare elementi per costruire questa formazione. Ci aveva pensato Jella Lepman, nella Germania post-nazista. Noi tutti possiamo mettere a punto una bella bibliografia da proporre perchè genitori e insegnanti accorti, nonni, zii, ... possano cercare libri da leggere e da far leggere. Inseriamoci con delle proposte nel movimento "viola": offriamo ai nostri piccoli libri per crescere e imparare a diventare Cittadini.

domenica 14 marzo 2010

piccola riflessione su Matilda

Matilda, per disobbedire ai genitori ignoranti, bugiardi e imbroglioni, aveva trovato - prima ancora di conoscere la sua dolce maestra - una biblioteca ad accoglierla. Purtroppo i nostri bambini potranno forse trovare maestri capaci, ma avranno enormi difficoltà a trovare una biblioteca... Forse il Centro del Libro dovrebbe inserire tra le sue priorità inderogabili il punto su biblioteche pubbliche e scolastiche.

sabato 13 marzo 2010

Partecipazione e disobbedienza

La mia caviglia mi impedisce di andare alla manifestazione (ma non mi impedirà di andare alla Fiera a Bologna!) e così scrivo. Cè un commento importante al post precedente: nel 1938 c'era una dittatura, oggi siamo in democrazia, possiamo partecipare, possiamo pretendere che le pratiche della cittadinanza vengano finalmente sveltite e che leggi inadeguate (come il testo unico sull'immigrazione che investe in misure di sicurezza anzichè in politiche di integrazione, a partire dalla scuola) vengano modificate. "Questo governo finirà con libere elezioni", scrive Daniela. Vero. Anche se sono molto preoccupata per lo stato della democrazia in questo paese credo sia assolutamente necessario essere ottimisti. Sono convinta allora che sia importante che i nostri piccoli imparino ad esercitare il diritto di cittadinanza. Imparino a pensare con la propria testa. E siano profondamente consapevoli che si possano stabilire regole condivise da rispettare. E che se ci sono norme che ci sembrano ingiuste per fortuna abbiamo la possibilità di dirlo, di discuterne, di capire. Visto che le segnalazioni di libri per ragazzi sono rarissime rinnovo l'invito che ho fatto ieri a segnalare libri dove fin da piccoli si racconti di partecipazione e di disobbedienza "costruttiva": penso a Matilda, che disobbedisce ai genitori leggendo e rifiutando di diventare una ignorante imbrogliona. Ma penso anche alle storie di chi si è opposto a poteri forti e terribili, come la storia di Giovanni Falcone, raccontata da Garlando (Per questo mi chiamo Giovanni) o alla Scelta, di Luisa Mattia. Potremmo contribuire al dibattito odierno sulla legalità, offrendo ai bambini e ragazzi una bibliografia ragionata? E di nuovo mi rivolgo ai librai, ai bibliotecari che sicuramente potranno inondarci di titoli.

venerdì 12 marzo 2010

DISOBBEDIENZA!

Ascoltavo la radio. Una ascoltatrice ha chiamato per protestare contro la sentenza della cassazione che obbligherà il padre immigrato "irregolare" a lasciare il nostro paese, pur avendo figli che frequentano le nostre scuole. L'ascoltatrice ha chiesto cosa possiamo fare noi cittadini contro questa sentenza. Risponde un commentatore (il nome mi è sfuggito, cucinavo...ma è Zapping radio 1 di questa sera, c'ero finita per caso) che la legge è legge e va rispettata. Bene. Anche nel 1938 abbiamo mandato gli ebrei, gli zingari, gli omosessuali, i comunisti, nei lager: c'erano leggi ben definite. Sono stufa di sentire parlare a vanvera di legalità. Quando le leggi sono ingiuste i cittadini possono fare molto, possono partecipare per cambiarle. E possono disobbidire. Allora chiedo aiuto a tutti voi, in particolare agli amici librai: diamo una serie di titoli ai nostri bambini e ragazzi che parlino di partecipazione e di disobbedienza. Io comincio con tutti i libri Sinnos della Collana Nomos, a partire da Lorenzo e la Costituzione e Batte forte il cuore, per lettori più grandi e forti, di Fabrizio Casa.
Vi aspetto!

giovedì 11 marzo 2010

Bambini in casa editrice

Di questi tempi mi chiedo spesso se tutta questa preoccupazione per lo stato della lettura nel nostro paese sia davvero una priorità. Ieri ho visto le immagini dei senatori dell'opposizione che sventolavano la nostra Costituzione per protestare contro il Leggittimo Impedimento e mi si è stretto il cuore.
Stamattina in casa editrice ho trovato ad accogliermi una trentina di bambini: volevano vedere come lavora un editore. Domande, curiosità, affermazioni, scambi di battute, attenzione. Mi sono risollevata. Ho pensato che davvero leggere contribuisce a creare "l'uomo intero" come ha scritto Rodari e che "aiuta a vivere meglio", come ha detto Munari. Chiacchierando con i bambini si può comprendere come l'emozione (il P600!!, siete andati a cercarvi reading matters su you tube??) può rendere un po' più felici e meno consumisti compulsivi...

mercoledì 10 marzo 2010

Danimarca

Oggi ho fatto fisioterapia insieme ad una simpatica signora danese che è qui a Roma, ospite dell'accademia americana, per uno studio sui romanzi italiani di Hans Christian Andersen. Era stupita dall'assenza di biblioteche scolastiche nelle nostre scuole. Si lamentava del livello sempre più basso della scuola danese, ma non immaginava potesse accadere in un paese avanzato come l'Italia che i bambini non potessero avere libri, tanti libri, a scuola per imparare, conoscersi, divertirsi. Non sapevo come spiegarle la nostra situazione: da dove cominciare?
La Terza Pagina di ieri (oggi non l'ho sentita perchè chiacchieravo con la studiosa danese) dava grande risalto alla chiusura della edizione del Grande Fratello. Con ovviamente tante riflessioni intelligenti e critiche costruttive. Tutti a domandarsi il perchè di questo successo. Il secolo d'Italia citava anche un libro di un argentino uscito per E/O, voglio comperarlo. Vi dico questo perchè qualche anno fa chiedemmo, insieme a tanti editori per ragazzi, più spazio nei giornali per parlare di libri per ragazzi. Ho purtroppo perso quella mail di risposta di un importante quotidiano in cui si scriveva che già c'era poco spazio per i libri per adulti... Ecco però per il Grande Fratello lo spazio c'è. E' una questione economica: i giornali devono vendere e quindi parlare di eventi graditi ai consumatori. Ci sono belle eccezioni: Fiorella Jannucci sul Messaggero, Manuela Trinci e Giovanni Nucci sull'Unità.. Ma persino il Sole 24, che per molti anni ha avuto una rubrica fissa dedicata ai libri per ragazzi,ora ha smesso di essere così puntuale... Chiudo rapidamente ma spero di poter tornare sull'argomento. Volevo concludere: se i privati non possono permettersi di rischiare di non vendere per fare cultura, le istituzioni invece avrebbero l'obbligo di creare più cultura. E quindi biblioteche scolastiche.

lunedì 8 marzo 2010

Spazio all'editoria ragazzi

I tempi della caviglia (che purtroppo fra poco scompariranno) consentono una attenta lettura dei giornali e anche l'ascolto di buone rassegne stampa, come quella che c'è su Radio Rai 3 sulla Terza pagina, alle nove di mattina. E' sorprendente come non si parli MAI di libri per ragazzi. Eppure esiste una ricca e bella produzione anche in questo paese! E soprattutto esistono bambini e ragazzi! Ieri sul Sole 24 ore domenicale, che per fortuna non abbandona il tema del neo-nato Centro del Libro, c'erano due begli articoli: il primo del Presidente delle Biblioteche italiane, "Le biblioteche dimenticate", il secondo, "Aiutiamo la scuola",  di Carla Ida Salviati, Direttrice de "La vita scolastica", Carla Ida Salviati è una persona a me cara, di recente ha curato un libro importante per Nuove Edizioni Romane: Una battaglia per la scuola, che vi consiglio di leggere per conoscere il cammino (che è andato decisamete peggiorando) della nostra scuola pubblica. Insieme a lei e a tutti quelli che con lucidità e determinazione proseguono il prezioso lavoro della promozione della lettura a partire dalla scuola e dalla biblioteca pubblica, io spero si riesca ad ottenere dei riultati anche se - come dicevo all'inizio - i libri per ragazzi vengono ignorati persino dalle Terze Pagine dei quotidiani.

sabato 6 marzo 2010

Rodari e le fiabe

Scriveva Rodari (quest'anno cade il 90esimo della sua nascita e il trentennale della sua scomparsa) nella Grammatica della Fantasia che "le fiabe servono alla matematica come la matematica serve alle fiabe. Servono ala poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico. Insomma, all'uomo intero e non solo al fantasticatore". Chissà come si sentierebbe oggi Rodari, a leggere la rassegna stampa di questa mattina, in cui mezzi uomini brigano per evitare il rispetto delle regole stabilite.Ci pensate ai bambini che giocano? se qualcuno imbroglia viene messo fuori dal gioco... Forse è per questo che - impedendogli di immaginare e fantasticare, negando loro l'accesso al piacere delle storie e delle fiabe - si fa di tutto perchè non diventino persone intere.

domenica 28 febbraio 2010

Lasciamo scegliere i bambini

Vi segnalo i due articoli del sole 24 ore (domenica) di oggi, che riprendono l'articolo di Rondoni e quindi si riferiscono anche all'insediamento di Gian Arturo Ferrari alla Presidenza del Centro del Libro. Giuseppe Laterza pone tre importanti questioni e sottolinea quante iniziative concrete vi siano oggi in Italia per promuovere il libro e la lettura, messe in rete e rese note anche dal Forum del Libro al quale Ferrari ha partecipato nelle diverse edizioni. L'articolo di Ernesto Ferrero ha il titolo significativo"scommettere sui neonati" e fa riferimento al progetto Nati per Leggere e quindi sostiene quanto sia importante dare "stimoli giusti" per avere "grandi risposte" dai ragazzi sulla lettura. Bene. Editori, bibliotecari, librai, insegnanti da anni e anni si battono per portare le biblioteche nelle scuole. Noi lo facciamo con un piccolo grande progetto: le biblioteche di antonio (lo trovate sul sito http://www.sinnoseditrice.org/). E' molto tempo che penso che si debba allargare questo progetto che per ora prevede che Sinnos acquisti libri dai diversi editori per ragazzi e poi li doni alla scuola che ha scritto il progetto più motivato di Biblitoteca Scolastica. E' evidente che noi da soli non ce la possiamo fare a coprire tutte le scuole che hanno bisogno (perchè saprebbero come usarli) di libri. Ma la mia idea è quella di far diventare le biblioteche di antonio qualcosa di contagioso. Credo sia venuto il momento di provarci. Perchè i bambini possano decidere di scegliere se diventare lettori o non lettori.

venerdì 26 febbraio 2010

Pecore impazzite

"Pecore impazzite", commentavamo con il mio collega Rodolfo Ribaldi di Nuova Frontiera (bella casa editrice!) a proposito di come ci si sta muovendo sul fronte promozione del libro e della lettura. A Roma si organizza una iniziatva LIBRI COME esattamente nel periodo in cui a Bologna c'è la Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi. Nella iniziativa romana, dichiarano gli organizzatori, verrà dato spazio ai libri per ragazzi. Spero che i miei "piccoli" colleghi mi stupiscano e che siano in grado di essere in entrambi gli appuntamenti. Noi non ce la faremo. Forse ce la faranno i colleghi "grandi" che hanno senz'altro maggiori risorse da investire. Certo mi chiedo perché non si sia pensato ad uno degli appuntamenti più importanti per il libro per ragazzi, di livello internazionale...
"6 milioni di italiani vedono il grande fratello, sono tutti coglioni?" è la battuta che viene riportata del nuovo film di Giovanni Veronesi su Repubblica di ieri (e credo su molti altri giornali). "Sì" rispondono i genitori intellettuali nel film, disperati per la scelta del figlio di voler partecipare alla trasmissione. Michele Placido, uno dei genitori appunto, dichiara che anche lui fa una grande fatica a far leggere i suoi figli. Che c'è il vuoto. Che è preoccupante. Sì siamo tutti preoccupati. Ma siamo pecore impazzite e non riusciamo a convogliare in  azioni le nostre preoccupazioni e le nostre idee; ci disperdiamo, ognuno pensa a sè, senza essere capaci di fare fronte comune.
Sto leggendo l'ultimo libro di Davide Longo, l'uomo verticale - Fandango. È bello e desolante. Forse saremmo davvero capaci di rassegnarci a tutto?

lunedì 22 febbraio 2010

i libri della caviglia 2

Libri della caviglia 2
Scrive Rondoni sul Sole 24 ore di domenica 21 febbraio un bell’articolo che consiglio a tutti di leggere, sulla necessità di lavorare sulle motivazioni del leggere sulla “motivazione esistenziale”, partendo innanzitutto dalla scuola. Scrive anche che nelle nostre scuole “va in scena il più grande scialo, il più grave spreco per imparare il gusto di leggere. […] Altro che scandalo Alitalia o Protezione civile”. Leggetelo vale la pena, perché è fra le poche voci fuori dal coro che ho letto sui quotidiani in questi giorni di investitura di Gian Arturo Ferrari alla presidenza del Centro del Libro. Che da quanto ho capito avrà diversi programmi per far fra cui quello di “regalare libri” a categorie svantaggiate, i libri che gli editori manderebbero al macero, ma non ho letto nessun riferimento alla scuola e alle biblioteche. Senz’altro mi è sfuggito qualcosa, forse anche io ho perso quella capacità straordinaria di saper leggere e decodificare che una ricerca scientifica finanziata dal governo inglese ha dimostrato la lettura abbia.
Infatti ho potuto assistere alla lezione di una libraia (ricordate il valore dei librai, segnalato nei libri della caviglia 1)– Deborah Soria – che ci ha spiegato come una ricerca scientifica inglese (potete vedere i servizi della bbc digitando su you tube READING MATTERS) abbia dimostrato gli effetti altamente positivi che ha la lettura sul cervello umano, che – come tutti i muscoli – può essere allenato, può crescere e migliorare le sue funzioni tanto da arrivare (come si fa attraverso l’esercizio della lettura) ad utilizzare più componenti dello stesso cervello nello stesso momento. L’esercizio della lettura fin da piccoli consente di avvertire quando le informazioni date risultino scorrette, rendono possibile una “lettura critica” e quindi evitano che si creda a tutto ciò che viene esposto (e su questo ci sarebbe molto da meditare). Inoltre l’esercizio della lettura può provocare un piacere – che i ricercatori inglesi chiamano P600 – che fa bene alla nostra mente e alla nostra relazione con il mondo.
Per chi volesse seguire gli incontri con Deborah Soria, su www.ottimomassimo.it troverà i successivi appuntamenti. Proverò anche io ad inserire una locandina quando capirò come fare.
Utilizzare questo blog sia per dare voce alle tante iniziative positive che in Italia si realizzano sui libri e sulla lettura, ma anche farlo diventare lo spazio dove tutti noi che lavoriamo su questi temi e che li abbiamo a cuore possiamo incontrarci per stabilire i punti fondamentali da far passare e iniziative, azioni comuni.
Obiettivo quello di rendere possibile che i bambini e i ragazzi che vivono e studiano nel nostro paese abbiano la possibilità di scegliere se diventare o meno lettori. Tanti libri quindi nelle scuole, nelle biblioteche pubbliche e provvedimenti legislativi che – come in altri paesi – considerino il libro non una merce qualsiasi ma un prodotto culturale che accresce le potenzialità cognitive dell’’individuo e che collabora alla crescita culturale ed economica di un paese.

perchè il diritto di leggere

E' stato impulsivo, dopo tanti anni di lavoro sui libri per ragazzi, soprattutto per il valore che ritengo abbiano i libri e la lettur: ho vinto le mie ritrosie sullo scrivere un blog e spero che possa essere veicolo di buone idee e buone pratiche. Sento urgente la necessità di un impegno per la promozione del libro e della lettura soprattutto fra i più piccoli, per contrastare l'imbarbarimento e l'ignoranza, la mancanza di coscienza critica... Tutto quello a cui oggi assistiamo impotenti.
Una mia prima riflessione, dal titolo I libri della caviglia, l'ho inviata ad amici e uno di loro la ha pubblicata in un suo blog e per questo lo ringrazio
Eccolo http://www.matteodefelice.name/blog/2010/02/i-libri-della-caviglia/
Fra poco inserirò altre riflessioni, sollecitate da alcuni articoli dei giornali di questi giorni a proposito del Centro del Libro e da una lezione di una libraia speciale - Deborah Soria.
A presto