I libri? Spediamoli a scuola!

lunedì 17 maggio 2010

di ritorno dal Salone del Libro di Torino

Non sono in grado di valutare se questo Salone in generale sia stato migliore o peggiore degli altri. Per quanto riguarda gli editori per ragazzi, i loro incontri e soprattutto le continue reti che fruttuosamente si tessono direi che è andato molto bene. Come sempre c'è un pubblico che ha voglia di incontrarci: insegnanti, genitori, bibliotecari, librai. Come sempre riusciamo a toccare con mano quanto bisogno ci sia di libri e quanto poco si faccia perchè tutti i bambini e ragazzi possano avere accesso ai libri, per scegliere se diventare o meno lettori. Le persone che quotidianamente lavorano per far sì che questo accada devono vedersela con una serie infinita di ostacoli: mancanza di fondi, mancanza di attenzione e di visibilità, scarsa informazione. E' molto bello che il libro di Beatrice Masini sia arrivato finalista allo Strega! Speriamo che anche questo sia  un segnale forte per chi ritiene poco interessante occuparsi di editoria per ragazzi. A partire dai media per arrivare alla scuola, che drammaticamente non prevede nulla sulla lettura. Questo Salone è servito anche per fare il punto su una semplice campagna costruttiva che speriamo possa partire. Per ora Caterpillar è stato contattato: chissà che non capiscano quanto l'impegno sui libri e sulla lettura sia altrettanto importante di quello sull'ambiente, sulla pace e sulla lotta alla criminalità organizzata? Che se i bambini si vaccinano fin da piccoli e diffidano delle soluzioni predigerite, ma sono allenati a immaginare, pensare, progettare, avere un pensiero critico, forse tutte queste battaglie saranno più facilil da sostenere? Speriamo. Ve ne darò notizia. Intanto è stato bello incontrare persone fantastiche. Compagni di viaggio come Giovanni Solimine, Loredana Perego, Anna Parola, Pino Assandri, Silvana Sola,  Giuseppe Laterza, Guido Lagomarsino,  le editrici e gli editori, gli autori e gli illustratori e a tutti quelli che non riesco a nominare tutti.
Abbiamo anche visto la campagna dell'AIE per il 23 maggio. L'avete vista? che ne pensate? Io ho sentimenti contrastanti. Se mi vuoi bene regalami un libro. Se non pensiamo al partito dell'amore, come magari ci capita, magari possiamo vederne i lati positivi. Meglio comunque dell'orrore del cibo per la mente passaparola...Mi sembra piuttosto sciocco avere a distanza di un mese una giornata del libro nazionale, quando ce n'è una internazionale, ma forse va bene che sia così, che si faccia il possibile per parlare di libri. Continuo a ritenere brutta l'idea del Centro del Libro di regalare gli invenduti a categorie svantaggiate. Mi sembra di nuovo che al libro si tolga valore. Ma è così... Intanto ci auguriamo che prima o poi cambino i nostri interlocutori, che persone sapienti e appassionate sostituiscano presto vecchi parrucconi con i capelli tinti o senza capelli che finalmente sappiano dare il giusto valore ai libri e alla lettura.

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