I libri? Spediamoli a scuola!

domenica 11 aprile 2010

Leer està de moda

E' tanto che non scrivo. Mille cose e poi ogni tanto, come succede purtroppo, la sensazione che nulla possa cambiare.Che stiamo combattendo una inutile battaglia: pretendere più accesso ai libri per i bambini, per farli crescere aperti, intelligenti, capaci di emozionarsi, per regalargli qualcosa di prezioso da portare con sè nella vita. Che assurdità. Poi succedono piccole cose. Finalmente la cara amica che mi sta aiutando a pensare a qualcosa di costruttivo per una campagna di promozione alla lettura, ha tirato fuori un'idea bella. Spero presto di darvene notizia. E poi trovo una mail di Clementina Sandra Ammendola, brava scrittrice argentina che vive a Torino e che purtroppo scrive con dei tempi da vero scrittore, ovvero con con grande lentezza (purtroppo per noi lettori, non per la scrittura..) che mi manda un link, eccolo:

http://www.youtube.com/v/iwPj0qgvfIs?f=videos&c=ytapi-iLikeInc-iLike-1493oebb-0&d=AbzsdEu9A2kwQxMBPfYLdoQO88HsQjpE1a8d1GxQnGDm&app=youtube_gdata

Provate a guardarlo, vi farà sorridere, come è stato per me.

2 commenti:

  1. Buongiorno!
    Una piccola correzione: "Leer està de moda", manca una "e".
    E poi è da ringraziare Mauro Arnaldo Ammendola, mio fratello che abita a Buenos Aires; mi indicato lui il link.
    Se serve una traduzione, ci sto.
    Da leggere, Cara Della, da me scritto ieri:

    "Divisa metà.
    Legata alla propria Terra.
    Documento i miei atti
    e, a volte, i miei sogni.
    Il Sole alle spalle.
    La paura della mia valigia,
    le emozioni che provo
    ogni volta che devo chiudere
    il mio bagaglio.
    La paura di dimenticare.
    Divisa a metà.
    Legata alla propria identità."
    clementina sandra ammendola

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  2. che simaptica la tua amica deve essere proprio in gamba...

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