I libri? Spediamoli a scuola!

domenica 30 maggio 2010

READING DI LIBRI SULLA LIBERTÀ NELLE LIBRERIE ITALIANE

Mi auguro che chi è a Roma possa partecipare all'incontro previsto per il 31 maggio alle ore 17.00 al Teatro Quirino. Per chi non è a Roma sicuramente ci saranno iniziative in libreria con scrittori che leggeranno brani dai loro libri. Coraggio, partecipiamo!

Di seguito il comunicato di giuseppe e alessandro laterza, marco cassini e daniele di gennario e stefano mauri

IN LIBRERIA I LIBRI SULLA LIBERTÀ - Una iniziativa congiunta di editori, scrittori e librai -
La legge attualmente in discussione al Senato relativa alla pubblicabilità degli atti giudiziari approvata in Commissione Giustizia configura una grave limitazione della libertà di informazione dei cittadini.
Una libertà essenziale, tutelata non solo dalla nostra Costituzione ma anche dalla Corte europea dei diritti dell'uomo. Una libertà che si coniuga strettamente alla libertà di stampa che è la precondizione del lavoro di chi scrive, pubblica e diffonde i libri. Ci sembra importante dare un contributo alla riflessione e all’approfondimento di un tema centrale di ogni Stato di diritto, di ogni democrazia liberale. Riflessioni e approfondimenti che in gran parte sono contenuti nei libri: classici e contemporanei, di narrativa e di poesia, come di saggistica o manualistica.
Da qui l’iniziativa che promuoviamo come librai ed editori nella settimana dal 31 maggio al 6 giugno:
READING DI LIBRI SULLA LIBERTÀ NELLE LIBRERIE ITALIANE
Ciascuna libreria organizzerà ora e giorno delle letture con autori e lettori, secondo un calendario che verrà reso noto nei prossimi giorni.
La manifestazione di apertura si terrà al Teatro Quirino di Roma lunedì 31 maggio alle ore 17.00.
Parteciperanno editori, librai e diversi autori – tra cui Corrado Augias, Carlo Bernardini, Andrea Camilleri, Gianrico Carofiglio, Guido Crainz, Rosetta Loy, Valerio Magrelli, Alessandro Pace, Antonio Pascale, Christian Raimo, Stefano Rodotà, Giovanni Sartori, Tiziano Scarpa, Marco Travaglio, Nadia Urbinati, Chiara Valerio – che leggeranno brani di libri dedicati alla libertà, di informazione,di opinione e di scelta,di stampa.

Marco Cassini e Daniele di Gennaro (minimum fax)

Alessandro e Giuseppe Laterza (Editori Laterza)

Stefano Mauri (Gruppo editoriale Mauri Spagnol)

sabato 22 maggio 2010

Bavaglio alla libertà di stampa - Il mondo salvato dai ragazzi

Il consiglio per tutti è firmare l'appello che trovate sul sito di Laterza - http://www.laterza.it/ e di leggere a questo proposito l'articolo di Grazia Gotti su Zazienews. http://zazienews.blogspot.com/2010/05/le-intercettazioni-e-gli-editori.html. Gli editori firmatari sono molti, anche Sinnos aveva subito aderito a Torino.
In questo momento così buio, dove nessuno però sembra accorgersi della gravità della situazione, chi lavora con i ragazzi continua ad avere lampi di luce. Come l'incontro a cui ho assistito in occasione del Premio Elsa Morante, a Napoli ieri 21 maggio. La sala del Museo della Scienza era stracolma di ragazzi. Abbiamo ascoltato le loro critiche e i loro giudizi sui tre libri vincitori. Abbiamo ascoltato del fantastico lavoro che viene svolto a Nisida, attraverso le parole di Maria Franco. C'era nell'aria partecipazione e un grande senso di appartenenza ad un gruppo che vuole pensare, immaginare, costruire. Anche attraverso i libri e la lettura.
Sono boccate di ossigeno ed è stato bello quando uno dei giurati ha detto ai ragazzi: applaudite alla vostra promessa di continuare a leggere e di mantenere le vostre menti libere e capaci di pensare.
Dacia Maraini, citando la Morante, ha detto che ora tocca a loro, visto che noi non ci siamo riusciti, a salvare il mondo. Speriamo. E' soprendente comunque che nessuna Istituzione fosse presente e nè sostenga questo grande lavoro dei giurati, degli organizzatori e di Tjuna Notarbartolo, bravissima e  appassionata presidente del Premio. Che prevede (tra l'altro) che i libri vengano ACQUISTATI perchè siano dati da leggere ai ragazzi... Rivoluzionario, no?

mercoledì 19 maggio 2010

La lettera di Loredana Perego sul 23 maggio e sul ruolo del Centro del Libro, al suo Direttore

Vicenza, 15 maggio 2010


Al Centro del Libro e al suo Direttore Gian Arturo Ferrari.

Carissimo Centro del libro, gentile Direttore Gian Arturo Ferrari,
mi occupo di promozione della lettura da tempo, sono membro dell’Associazione Forum del libro in cui rappresento la voce Biblioteca scolastica, coordino la Commissione Lettura di una Rete di 56 biblioteche scolastiche della Provincia di Vicenza. Da tempo so che cosa significa lavorare per diffondere la lettura in questo Paese, so, e con me tanti, quanta fatica costa in assenza di una politica culturale istituzionale, senza una legge sul libro, senza un piano concreto per fronteggiare l’emergenza lettura. Mi sono decisa a far sentire la mia voce sul programma del Centro del Libro, perché confido nel Centro del libro e nel suo nuovo dirigente, ma trovo debole questo primo passo: l’istituzione della Giornata nazionale per la promozione della lettura del 23 maggio. Certo è un inizio e mi aspetto, viste le intenzioni programmatiche, che segua un’azione capace di coinvolgere i punti vitali dell’alfabetizzazione e della diffusione della lettura di questo Paese. Spero in un prossimo passo verso un deciso e mirato piano di promozione della lettura nazionale, che investa sulla lettura e sulle biblioteche civiche e scolastiche, così da poter garantire ai giovani, a tutti, le pari opportunità riguardo all’accesso ad un patrimonio documentario, diversamente poco raggiungibile eppure indubitabile garanzia di formazione.
Il Regolamento del Centro del libro ribadisce i compiti istituzionali del Centro, un programma sostanzioso, in cui troviamo:

- attuare politiche di diffusione del libro e della lettura in Italia

- promuovere la lettura nelle istituzioni scolastiche con la collaborazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;

- far conoscere la rete delle biblioteche e dei relativi servizi;

- realizzare campagne informative per la promozione della lettura attraverso i mezzi di comunicazione con la collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

- organizzare manifestazioni ed eventi in Italia e all'estero per la promozione del libro e della lettura, tra cui una campagna nazionale annuale;

- sostenere le attività di diffusione del libro e della lettura in particolare tra i giovani con la collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della gioventù

A fronte di tanto programma, trovo che l’istituzione della Giornata nazionale per la promozione della lettura e la sua Campagna di comunicazione Regalare un libro è un gesto d'affetto *(1) possa generare confusione: è un'iniziativa NAZIONALE che ripete la formula dell’ elenco di iniziative già promosse, è l’ennesima raccolta delle iniziative di Enti locali, librai, istituzioni in giro per l’Italia, mentre la risposta ai reali bisogni sono alla base di una reale valorizzazione della lettura.

Quale la differenza con ‘Ottobre piovono libri’? Come si impegna il Centro del libro a sostenere gli esempi virtuosi di promozione della lettura?

Per quanto poi riguarda la scuola siamo di fronte ad un’analoga operazione: il concorso “Leggere è il cibo della mente. Passaparola” - “Inventiamo uno spot pubblicitario”, non rivitalizza i Progetti Lettura, di cui le scuole necessitano. La realtà, come informa Carla Ida Salviati è che ‘Quando manca tutto – dalla carta per fotocopie a quella igienica – la prima spesa che le scuole tagliano sono i libri’. ‘Il cibo per la mente’ ci riporta a quella Jella Lepman*(2) che alla fine della 2° guerra mondiale si è prodigata perché, in situazione di emergenza, si pensasse ai libri, alle biblioteche come cibo per la mente dei bambini, dimostrando una lungimiranza davvero invidiabile.

E’ facile comprendere che ‘la scuola gioca un ruolo centrale nella creazione e nella formazione dei giovani lettori. Potenziare i progetti lettura …… è ancora oggi obiettivo da raggiungere. Occorre potenziare in ogni modo le biblioteche scolastiche, riconfigurando i locali che le ospitano e potenziando il patrimonio bibliografico esistente.’ (Dal Manifesto di lettura dell’Associazione Forum del libro).

Credo fermamente, prima di tutto come cittadina, che obiettivo prioritario del Centro del libro sia contrastare il fenomeno della disaffezione dei nostri ragazzi alla lettura, produrre un’ inversione di tendenza rispetto al dato che, da anni, conferma l’Italia tra i Paesi non ai primi posti nelle classifiche fra quelli che hanno più lettori.

E’ evidente che se si vuole che vi sia una familiarizzazione alla lettura, ciò che viene prima di tutto è la possibilità concreta di accesso ai libri (da non identificare con i soli libri di testo) e di tempo che si offre alla pratica della lettura: c’è bisogno di risorse umane, di competenze, di professionalità e formazionee, purtroppo, la Giornata nazionale della promozione della lettura, distoglie da tutto ciò. Con Giuseppe Laterza ritengo che ‘le biblioteche civiche e scolastiche, presenti in ogni angolo del paese, pur tra mille difficoltà, sono il fronte essenziale della promozione della lettura’‘, è importante valorizzare le biblioteche scolastiche che funzionano, promuoverne la nascita, perché la biblioteca scolastica è garanzia che la lettura a scuola è presente, è un luogo di raccolta di libri che diventa un progetto di diffusione della lettura, un’ iniziativa condivisa di promozione della lettura per la formazione del lettore abituale, non un semplice servizio aggiuntivo, il primo da sacrificare.

Capisco che la Giornata sia un inizio, partiamo! La scuola si aspetta molto dal Centro e un passo che la scuola (e non solo) attende, come testimonianza dell’effettivo impegno del Centro del libro, sta nella direzione di un Piano nazionale di promozione della lettura siglato dal Ministero della cultura con il Ministero della pubblica istruzione, con adeguati finanziamenti nei settori cardine, per portare il nostro Paese a un livello di lettori da Paese avanzato e sperare in un futuro per i nostri giovani.

Loredana Perego




*(1) Rispetto alla Campagna di comunicazione ‘Regalare un libro è un gesto d'affetto’, faccio presente quella che mi sembra una più originale iniziativa: "Leggere, leggere, leggere!" - primo esperimento nazionale. Il 26 marzo 2010 regala un libro ad uno sconosciuto, insieme ad altre migliaia di persone che lo faranno in tutta Italia.- L’iniziativa proposta dal giovane Alberto, mi sembra più sensata e soprattutto ha tutte le caratteristiche di chi promuove dal basso, mentre chi promuove dall’alto dovrebbe, secondo me, impegnarsi di più.


*(2) La strada di Jella. Un ponte di libri. Prima fermata, Monaco, Lepman Jella, 2009, Sinnos

martedì 18 maggio 2010

La lettera per il 23 maggio di Carla Ida Salviati

Firenze, 18 maggio 2010


Io spero che il 23 maggio diventi, negli anni, una giornata importante: la festa del libro è da segnare sul calendario. Alle feste si fanno i regali e ne ho in mente uno da consigliare agli insegnanti: è un regalo un po’ trasgressivo, forse persino un po’ provocatorio. Ecco: poiché il 23 è domenica, il 21 potrebbe essere il “giorno del libro a scuola” e voi regalate una giornata di lettura ai vostri ragazzi.
E dove sarebbe la stranezza, l’eccezionalità, la trasgressione?, obietterà qualcuno: O che non si legge ogni giorno, continuamente, in ogni scuola del mondo, ciascuno alla propria ora, ciascuno con i propri suoni, ciascuno con le proprie storie? Regalate una giornata di vostre letture, intendo: regalate la vostra voce ad un libro, scelto come vi pare e garba.
Si tratta, badate, di un regalo grande, di quelli impegnativi, che i vostri ragazzi avranno difficoltà a restituirvi: regalare una lettura ad alta voce è regalare tempo, tempo senza fretta per ritmi, pause, silenzi, attese. Regalare voce ad un testo è regalare benessere, è stare a scuola con testa, cuore, corpo, seduti un po’ come si vuole, accanto, insieme a condividere un’avventura: un’emozione.
E se il 21 maggio è programmata la tabellina del 7? E se sul registro abbiamo scritto “gli affluenti di destra del Po”? E se il verbo cuocere dà grattacapi al passato remoto? E se il dirigente passa oggi, 21 maggio, per la visita d’ispezione?
Fate sedere anche lui in cerchio, così come gli viene, e vedrete che per un’ora si dimentica persino dei rossi in bilancio.
E se non sapete cosa leggere? E se temete di annoiare, se siete incerti tra un Grimm, un Calvino, un Tognolini?
Lasciatevi guidare dal gusto vostro: ce la farete benissimo. Non vi sentite lettori provetti? Affidatevi alle fiabe popolari, ai loro meravigliosi testi scritti , quelli con i viaggi di qua e di là dal mare, con le prove impossibili, con amori capaci di sconfiggere draghi e di superare ogni avverso destino…
Se la ricorderanno questa giornata i vostri alunni: la giornata in cui a scuola non si è fatto nulla di nulla, come certo molti diranno alle loro mamme. Si ricorderanno la bellezza dell’ascolto, un po’ teatro e un po’ ritorno all’infanzia più lontana (anche i bambini hanno un’infanzia lontana); si ricorderanno d’aver condiviso un brivido, un incontro misterioso, un lieto fine; si ricorderanno del compagno meno timido che ad un tratto ha chiesto “leggi ancora, leggine un’altra”.
Qualcuno si innamorerà. Non tutti: non illudiamoci. Ma qualcuno si innamorerà, statene certi. Di un libro, naturalmente”.

Carla Ida Salviati, Direttore della rivista “La Vita Scolastica”

lunedì 17 maggio 2010

di ritorno dal Salone del Libro di Torino

Non sono in grado di valutare se questo Salone in generale sia stato migliore o peggiore degli altri. Per quanto riguarda gli editori per ragazzi, i loro incontri e soprattutto le continue reti che fruttuosamente si tessono direi che è andato molto bene. Come sempre c'è un pubblico che ha voglia di incontrarci: insegnanti, genitori, bibliotecari, librai. Come sempre riusciamo a toccare con mano quanto bisogno ci sia di libri e quanto poco si faccia perchè tutti i bambini e ragazzi possano avere accesso ai libri, per scegliere se diventare o meno lettori. Le persone che quotidianamente lavorano per far sì che questo accada devono vedersela con una serie infinita di ostacoli: mancanza di fondi, mancanza di attenzione e di visibilità, scarsa informazione. E' molto bello che il libro di Beatrice Masini sia arrivato finalista allo Strega! Speriamo che anche questo sia  un segnale forte per chi ritiene poco interessante occuparsi di editoria per ragazzi. A partire dai media per arrivare alla scuola, che drammaticamente non prevede nulla sulla lettura. Questo Salone è servito anche per fare il punto su una semplice campagna costruttiva che speriamo possa partire. Per ora Caterpillar è stato contattato: chissà che non capiscano quanto l'impegno sui libri e sulla lettura sia altrettanto importante di quello sull'ambiente, sulla pace e sulla lotta alla criminalità organizzata? Che se i bambini si vaccinano fin da piccoli e diffidano delle soluzioni predigerite, ma sono allenati a immaginare, pensare, progettare, avere un pensiero critico, forse tutte queste battaglie saranno più facilil da sostenere? Speriamo. Ve ne darò notizia. Intanto è stato bello incontrare persone fantastiche. Compagni di viaggio come Giovanni Solimine, Loredana Perego, Anna Parola, Pino Assandri, Silvana Sola,  Giuseppe Laterza, Guido Lagomarsino,  le editrici e gli editori, gli autori e gli illustratori e a tutti quelli che non riesco a nominare tutti.
Abbiamo anche visto la campagna dell'AIE per il 23 maggio. L'avete vista? che ne pensate? Io ho sentimenti contrastanti. Se mi vuoi bene regalami un libro. Se non pensiamo al partito dell'amore, come magari ci capita, magari possiamo vederne i lati positivi. Meglio comunque dell'orrore del cibo per la mente passaparola...Mi sembra piuttosto sciocco avere a distanza di un mese una giornata del libro nazionale, quando ce n'è una internazionale, ma forse va bene che sia così, che si faccia il possibile per parlare di libri. Continuo a ritenere brutta l'idea del Centro del Libro di regalare gli invenduti a categorie svantaggiate. Mi sembra di nuovo che al libro si tolga valore. Ma è così... Intanto ci auguriamo che prima o poi cambino i nostri interlocutori, che persone sapienti e appassionate sostituiscano presto vecchi parrucconi con i capelli tinti o senza capelli che finalmente sappiano dare il giusto valore ai libri e alla lettura.

venerdì 7 maggio 2010

LeBibliotecheDiAntonio V Edizione a Castelsardo, in Sardegna

Da quando la caviglia si è rimessa a posto ho sempre meno tempo di scrivere e mi dispiace. In un commento ad un precedente post Sandra Ammendola chiedeva di Torino. E' vero sono stata a Torino la scorsa settimana a presentare il Nuovo Immaginario Italiano e anche lì ho incontrato tanta gente fantastica. A partire da Sandra, che come al solito mi fa godere le bellezze di Torino,  ma anche Pino Assandri, Giovanni Bagna, Carla Carla Bonino, Sofia Gallo... L'incontro è stato bello e intenso. Torino è una città che amo molto, c'è la libreria di Anna Parola, ci sono delle bellissime biblioteche.
Approfitto di questo poco tempo per segnalarvi invece l'oggetto del mio post: l'assegnazione della donazione delle Biblioteche di Antonio all'Istituto Comprensivo Elenora D'Arborea di Castelsardo, in provincia di Sassari. Per saperne di più sulle Biblioteche di Antonio potete andare sul sito della sinnos http://www.sinnoseditrice.org/. L'idea è quella di ricordare una persona che è stata fondamentale per la Sinnos attraverso la donazione di tanti libri dei diversi editori per ragazzi in Italia (con anche una sezione internazionale, grazie alla Giannino Stoppani di Bologna) che vengono acquistati attraverso piccole donazioni che amici e parenti fanno ogni anno. Scegliamo una scuola che abbia una forte volontà e un buon progetto per una biblioteca scolastica, in un luogo dove l'accesso ai libri sia ridotto. Il progetto della scuola di Castelsardo rispondeva a questi criteri, certo ci piacerebbe avere le forze per moltiplicare le BibliotecheDiAntonio, ma non è detto che non ci venga un'idea geniale. Speriamo. Quest'anno le scuole che hanno partecipato al bando sono state poche rispetto agli altri anni. Abbiamo visto anche meno insegnanti alla Fiera del libro di Bologna... Brutto segno: segno che davvero la scuola non ha più risorse per pensare ai libri, che è attaccata da troppi fronti. Come immaginare un futuro fatto di adulti che non hanno avuto una formazione a tutto tondo, una cura e un'attenzione volta a far crescere menti libere e sapienti?
Chi verrà a Torino, potrà venirci a salutare: siamo nel padiglione 2 Stand 76.
Spero a presto