I libri? Spediamoli a scuola!

mercoledì 31 marzo 2010

CERCO BRANI DI LIBRI IN CUI SI DESCRIVE L'AZIONE DEL LEGGERE

Avete presente l'incipit di Se una notte d'inverno un viaggiatore? «lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c’è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: “No, non voglio vedere la televisione!”. Alza la voce, se no non ti sentono: “Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!”». Ecco, sono alla ricerca di brani del genere, per grandi e piccoli, da inserire e da far illustrare nel prossimo calendario interculturale della Sinnos. Sarei felice di ricevere brani anche di autori extraeuropei, naturalmente, e spero che fra tanti lettori che siamo le proposte arrivino numerose.
Coraggio, è bene andare avanti.

lunedì 29 marzo 2010

Ripartiamo dai bambini, è urgente e necessario

Non ce l'ho fatta ieri sera ad aspettare la disfatta. Sono andata a dormire prima. Il titolo dell'Unità di questa mattina dice "un paese stanco". Un paese stanco e ignorante direi. Se ripercorriamo questi ultimi anni (troppi) della politica del centro sinistra, forse possiamo comprendere la sfiducia di chi questa volta non se la è sentita di "tapparsi il naso". La centralità di questioni come quella del lavoro e della scuola, per citare quelle che mi stanno più a cuore, per sprecare energie e tempo nel gestire cordate, correnti. Nel tentativo di fare alleanze con chi poi riesce ad allearsi con chi ritiene più opportuno, senza stare a guardare tanto per il sottile... Un paese in cui a pochi giorni dalle elezioni i giornali sparano a palla la notizia che la chiesa mette come priorità la questione della vita (sembra invece che - nonostante questa ci sia - non sia al primo posto della lista) e nessuno ha il coraggio di dire che non vogliamo avere lezioni da una chiesa che si è macchiata e si macchia di uno dei reati più orribili, di quelli che se ti carcerano ti devono mettere in isolamento perchè altrimenti gli altri detenuti di massacrano. Un paese attonito, un paese che sceglie una destra ignorante, razzista, pericolosa. Ho il cuore pesante questa mattina. Forse l'unica piccola consolazione è la vittoria di Vendola. Che da solo, contro tutti, è riuscito ad essere credibile agli occhi della maggioranza suoi cittadini. E allora dico che dobbiamo assolutamente proseguire - tutti noi che ci occupiamo dei bambini e dei ragazzi con forza, rigore e passione - a fare questo lavoro. Ci vorrà tempo per costruire una nuova coscienza civile, ma è un tempo necessario. Mostriamo ai bambini che il mondo non è così, che se possiamo comperare un jeans a 5 euro, un cellulare a 25 è perchè qualcuno viene sfruttato. Che il protagonista della vita non è il consumatore, e tantomeno lo è il tronista o la velina, ma è chi paga le tasse con il proprio lavoro, chi si sveglia all'alba per pulire le strade, chi tutti i giorni va in classe a pretendere che i suoi ragazzi imparino, studino; chi non butta la carta per terra, chi non parcheggia in doppia fila, chi ascolta e aiuta coloro che hanno bisogno, chi accoglie, chi denuncia la mafia. Chi sa sorridere, chi si emoziona davanti ad un tramonto, chi si prende il piacere di stare con gli amici, chi si indigna. Coraggio, mi dico, abbiamo tanto da fare e anche se abbiamo il cuore pesante dobbiamo proseguire. Qualcuno ha un libro (per ragazzi naturalmente) da consigliarci per affrontare questa tristezza?

un commento di Janna Carioli

INSERISCO QUI IL COMMENTO CHE MI HA SPEDITO JANNA CARIOLI: MI SEMBRA IMPORTANTE e la ringrazio per avermi scritto. Oltre alla sua proposta credo che comunque valga la pena riprovare a pretendere piu' spazio su radio, tv e giornali ma anche lasciare elenchi di titoli da leggere un po' ovunque magari con il titolo RICOMINCIAMO DAI BAMBINI. E poi, Janna mi diceva, lasciamo in giro anche elenchi di siti e blog per comunicare e avere informazioni. Ecco Janna:

A volte mi chiedo perchè noi ci si accanisca tanto perché la lettaratura per ragazzi abbia cittadinanza sui giornali di carta. Come tu Della ricordavi, tre anni fa, ci provammo con 2000 firme mandate ai quotidiani. Non si è mossa foglia. I giornali che parlavano di libri per ragazzi hanno continuato a farlo, quelli che non lo facevano, hanno continuato a non farlo. Io credo che l'idea "ricomincio dai bambini" che condivido e sottoscrivo possa cominciare altrove. Per fortuna c'è il web, con decine di siti e centinai di blog che di libri per ragazzi e di cultura per l'infanzia si occupano attivamente e bene. Forse bisogna spostare l'obiettivo e cominciare da qui, prendendo in seria considerazione queste grandi risorse e lanciando il dibattito su queste piattaforme. Come succede sempre più spesso i giornali di carta arrivano dopo e in ritardo. Ma noi non fermiamoci e andiamo avanti con le gazzelle. I pachidermi arriveranno.



Janna Carioli

domenica 28 marzo 2010

Fiera del Libro di Bologna

Eccomi di ritorno dalla Fiera. Come sempre per me ha due aspetti: quella di vedere tanti bei libri e tante persone care e quella di constatare come accanto ai bei libri ce ne siano anche tanti brutti, che le proposte straniere sono molteplici e spesso bellissime e che in quei giorni si vive in una sorta di universo parallelo, dove sembra centrale l'editoria per ragazzi. Anche i giornali di solito finalmente si accorgono che esistono libri per ragazzi. Quest'anno però se ne è parlato meno. Sì perchè c'era Libri Come a Roma che è riuscita ad oscurare quel periodo dell'anno (unico oltre il Natale) in cui si parla di libri per ragazzi. La mia caviglia mi ha impedito di girare più di tanto e poi questo luogo non è dedicato alla segnalazione di libri (a parte l'elenco della lista Ricominciamo dai bambini, che vorrei tanto fosse da altre parti e non solo qui) e quindi vi consiglio di andarvi a leggere su Zazie News, e sugli altri siti e blog che vi sapranno raccontare bene le novità belle che sono state esposte in fiera a Bologna.
Io invece scrivo su quello che mi sta più a cuore. La promozione dei libri per ragazzi in questo momento sempre più oscuro. A Bologna ne ho parlato con persone capaci e in gamba. C'è stato sabato mattina un bell'incontro organizzato dal Forum del libro dal titolo: crescere lettori in una società di diritto. editoria per ragazzi e informazione. Mi auguro presto di darvi buone notizie perlomeno su una possibile azione comune. L'idea di fondo è di riprovare (lo abbiamo fatto qualche anno fa con il gruppo di editori: meno piccoli di quel che sembra e poi Janna Carioli nel 2007 ha scritto un appello ai giornali firmato da oltre 2000 persone perchè si parli di editoria per ragazzi sui mezzi di informazione) a chiedere che giornali, radio, tv dedichino spazio ai libri per bambini e ragazzi. Perchè c'è un Italia che vuole conoscere i libri da proporre ai propri figli, nipoti, studenti, affinchè crescano migliori, più ricchi e più intelligenti.
E' un primo piccolo passo. Speriamo di riuscirci. Aggiungo subito il titolo segnalatomi in un commento - grazie! - alla lista dei titoli, Ricominciamo dai bambini.

sabato 20 marzo 2010

Ripartiamo dai bambini 2 (e dai ragazzi of course..)

Non mi arrendo. Ho visto alcune immagini della manifestazione del popolo delle libertà. Vedere uno slogan che dice che solo l'amore può sconfiggere l'invidia e sentire cantare meno male che silvio c'è mi fa paura. Sembra quella serie televisiva: i visitor... Veniamo in pace. Poi si legge e si discute della presenza di Busi (chi se lo ricorderà a vent'anni dalla sua morte? chi leggerà i suoi libri?) all'isola dei famosi. Poi leggo sul programma di Libri come: l'unico evento pubblicizzato (ce ne sono altri lo so) dedicato alla scrittura per i ragazzi è l'incontro con Moccia. Bene. Ho contattato alcune redazioni. Io credo che, senza fare polemiche, il fatto che non si segnalino i buoni libri per bambini e ragazzi (cosa che si cerca di fare per gli adulti, almeno in parte) significhi non offrire agli adulti che vivono, lavorano con i bambini delle proposte che spesso non si trovano facilmente. Credo sia inutile chiedere biblioteche pubbliche e scolastiche ora. Nessuno, come è successo fin'ora, ci darebbe retta. Ma forse smuovere qualcosa dal basso... Chissà.

martedì 16 marzo 2010

Ripartiamo dai bambini

Telegrafica. Siamo "sotto" Bologna e noi che ci occupiamo di libri per ragazzi siamo freneticamente impegnati. Ho chiesto prima ai librai e poi ad alcuni amici editori di segnalarmi titoli che parlino di partecipazione. Rossana Rossanda ieri sera da Lerner ha detto che non abbiamo una formazione alla democrazia partecipata e alle regole condivise. Bene. Nei libri per ragazzi, nelle immagini, nelle storie, possiamo trovare elementi per costruire questa formazione. Ci aveva pensato Jella Lepman, nella Germania post-nazista. Noi tutti possiamo mettere a punto una bella bibliografia da proporre perchè genitori e insegnanti accorti, nonni, zii, ... possano cercare libri da leggere e da far leggere. Inseriamoci con delle proposte nel movimento "viola": offriamo ai nostri piccoli libri per crescere e imparare a diventare Cittadini.

domenica 14 marzo 2010

piccola riflessione su Matilda

Matilda, per disobbedire ai genitori ignoranti, bugiardi e imbroglioni, aveva trovato - prima ancora di conoscere la sua dolce maestra - una biblioteca ad accoglierla. Purtroppo i nostri bambini potranno forse trovare maestri capaci, ma avranno enormi difficoltà a trovare una biblioteca... Forse il Centro del Libro dovrebbe inserire tra le sue priorità inderogabili il punto su biblioteche pubbliche e scolastiche.

sabato 13 marzo 2010

Partecipazione e disobbedienza

La mia caviglia mi impedisce di andare alla manifestazione (ma non mi impedirà di andare alla Fiera a Bologna!) e così scrivo. Cè un commento importante al post precedente: nel 1938 c'era una dittatura, oggi siamo in democrazia, possiamo partecipare, possiamo pretendere che le pratiche della cittadinanza vengano finalmente sveltite e che leggi inadeguate (come il testo unico sull'immigrazione che investe in misure di sicurezza anzichè in politiche di integrazione, a partire dalla scuola) vengano modificate. "Questo governo finirà con libere elezioni", scrive Daniela. Vero. Anche se sono molto preoccupata per lo stato della democrazia in questo paese credo sia assolutamente necessario essere ottimisti. Sono convinta allora che sia importante che i nostri piccoli imparino ad esercitare il diritto di cittadinanza. Imparino a pensare con la propria testa. E siano profondamente consapevoli che si possano stabilire regole condivise da rispettare. E che se ci sono norme che ci sembrano ingiuste per fortuna abbiamo la possibilità di dirlo, di discuterne, di capire. Visto che le segnalazioni di libri per ragazzi sono rarissime rinnovo l'invito che ho fatto ieri a segnalare libri dove fin da piccoli si racconti di partecipazione e di disobbedienza "costruttiva": penso a Matilda, che disobbedisce ai genitori leggendo e rifiutando di diventare una ignorante imbrogliona. Ma penso anche alle storie di chi si è opposto a poteri forti e terribili, come la storia di Giovanni Falcone, raccontata da Garlando (Per questo mi chiamo Giovanni) o alla Scelta, di Luisa Mattia. Potremmo contribuire al dibattito odierno sulla legalità, offrendo ai bambini e ragazzi una bibliografia ragionata? E di nuovo mi rivolgo ai librai, ai bibliotecari che sicuramente potranno inondarci di titoli.

venerdì 12 marzo 2010

DISOBBEDIENZA!

Ascoltavo la radio. Una ascoltatrice ha chiamato per protestare contro la sentenza della cassazione che obbligherà il padre immigrato "irregolare" a lasciare il nostro paese, pur avendo figli che frequentano le nostre scuole. L'ascoltatrice ha chiesto cosa possiamo fare noi cittadini contro questa sentenza. Risponde un commentatore (il nome mi è sfuggito, cucinavo...ma è Zapping radio 1 di questa sera, c'ero finita per caso) che la legge è legge e va rispettata. Bene. Anche nel 1938 abbiamo mandato gli ebrei, gli zingari, gli omosessuali, i comunisti, nei lager: c'erano leggi ben definite. Sono stufa di sentire parlare a vanvera di legalità. Quando le leggi sono ingiuste i cittadini possono fare molto, possono partecipare per cambiarle. E possono disobbidire. Allora chiedo aiuto a tutti voi, in particolare agli amici librai: diamo una serie di titoli ai nostri bambini e ragazzi che parlino di partecipazione e di disobbedienza. Io comincio con tutti i libri Sinnos della Collana Nomos, a partire da Lorenzo e la Costituzione e Batte forte il cuore, per lettori più grandi e forti, di Fabrizio Casa.
Vi aspetto!

giovedì 11 marzo 2010

Bambini in casa editrice

Di questi tempi mi chiedo spesso se tutta questa preoccupazione per lo stato della lettura nel nostro paese sia davvero una priorità. Ieri ho visto le immagini dei senatori dell'opposizione che sventolavano la nostra Costituzione per protestare contro il Leggittimo Impedimento e mi si è stretto il cuore.
Stamattina in casa editrice ho trovato ad accogliermi una trentina di bambini: volevano vedere come lavora un editore. Domande, curiosità, affermazioni, scambi di battute, attenzione. Mi sono risollevata. Ho pensato che davvero leggere contribuisce a creare "l'uomo intero" come ha scritto Rodari e che "aiuta a vivere meglio", come ha detto Munari. Chiacchierando con i bambini si può comprendere come l'emozione (il P600!!, siete andati a cercarvi reading matters su you tube??) può rendere un po' più felici e meno consumisti compulsivi...

mercoledì 10 marzo 2010

Danimarca

Oggi ho fatto fisioterapia insieme ad una simpatica signora danese che è qui a Roma, ospite dell'accademia americana, per uno studio sui romanzi italiani di Hans Christian Andersen. Era stupita dall'assenza di biblioteche scolastiche nelle nostre scuole. Si lamentava del livello sempre più basso della scuola danese, ma non immaginava potesse accadere in un paese avanzato come l'Italia che i bambini non potessero avere libri, tanti libri, a scuola per imparare, conoscersi, divertirsi. Non sapevo come spiegarle la nostra situazione: da dove cominciare?
La Terza Pagina di ieri (oggi non l'ho sentita perchè chiacchieravo con la studiosa danese) dava grande risalto alla chiusura della edizione del Grande Fratello. Con ovviamente tante riflessioni intelligenti e critiche costruttive. Tutti a domandarsi il perchè di questo successo. Il secolo d'Italia citava anche un libro di un argentino uscito per E/O, voglio comperarlo. Vi dico questo perchè qualche anno fa chiedemmo, insieme a tanti editori per ragazzi, più spazio nei giornali per parlare di libri per ragazzi. Ho purtroppo perso quella mail di risposta di un importante quotidiano in cui si scriveva che già c'era poco spazio per i libri per adulti... Ecco però per il Grande Fratello lo spazio c'è. E' una questione economica: i giornali devono vendere e quindi parlare di eventi graditi ai consumatori. Ci sono belle eccezioni: Fiorella Jannucci sul Messaggero, Manuela Trinci e Giovanni Nucci sull'Unità.. Ma persino il Sole 24, che per molti anni ha avuto una rubrica fissa dedicata ai libri per ragazzi,ora ha smesso di essere così puntuale... Chiudo rapidamente ma spero di poter tornare sull'argomento. Volevo concludere: se i privati non possono permettersi di rischiare di non vendere per fare cultura, le istituzioni invece avrebbero l'obbligo di creare più cultura. E quindi biblioteche scolastiche.

lunedì 8 marzo 2010

Spazio all'editoria ragazzi

I tempi della caviglia (che purtroppo fra poco scompariranno) consentono una attenta lettura dei giornali e anche l'ascolto di buone rassegne stampa, come quella che c'è su Radio Rai 3 sulla Terza pagina, alle nove di mattina. E' sorprendente come non si parli MAI di libri per ragazzi. Eppure esiste una ricca e bella produzione anche in questo paese! E soprattutto esistono bambini e ragazzi! Ieri sul Sole 24 ore domenicale, che per fortuna non abbandona il tema del neo-nato Centro del Libro, c'erano due begli articoli: il primo del Presidente delle Biblioteche italiane, "Le biblioteche dimenticate", il secondo, "Aiutiamo la scuola",  di Carla Ida Salviati, Direttrice de "La vita scolastica", Carla Ida Salviati è una persona a me cara, di recente ha curato un libro importante per Nuove Edizioni Romane: Una battaglia per la scuola, che vi consiglio di leggere per conoscere il cammino (che è andato decisamete peggiorando) della nostra scuola pubblica. Insieme a lei e a tutti quelli che con lucidità e determinazione proseguono il prezioso lavoro della promozione della lettura a partire dalla scuola e dalla biblioteca pubblica, io spero si riesca ad ottenere dei riultati anche se - come dicevo all'inizio - i libri per ragazzi vengono ignorati persino dalle Terze Pagine dei quotidiani.

sabato 6 marzo 2010

Rodari e le fiabe

Scriveva Rodari (quest'anno cade il 90esimo della sua nascita e il trentennale della sua scomparsa) nella Grammatica della Fantasia che "le fiabe servono alla matematica come la matematica serve alle fiabe. Servono ala poesia, alla musica, all'utopia, all'impegno politico. Insomma, all'uomo intero e non solo al fantasticatore". Chissà come si sentierebbe oggi Rodari, a leggere la rassegna stampa di questa mattina, in cui mezzi uomini brigano per evitare il rispetto delle regole stabilite.Ci pensate ai bambini che giocano? se qualcuno imbroglia viene messo fuori dal gioco... Forse è per questo che - impedendogli di immaginare e fantasticare, negando loro l'accesso al piacere delle storie e delle fiabe - si fa di tutto perchè non diventino persone intere.