I libri? Spediamoli a scuola!

martedì 16 novembre 2010

La scomparsa di Mauro Evangelista

Ci ho messo un po' ad avere l'ispirazione per scrivere di Mauro. La morte di una persona giovane ti sconvolge e ti lascia incredulo. Mauro Evangelista era un giovane insegnante, illustratore e autore di libri tattili  che ho conosciuto grazie ad una sua collega che me lo aveva segnalato qualche anno fa per il suo  lavoro che era  magnifico (ha ricevuto premi e riconoscimenti). Ogni tanto ci sentivamo, in ottobre ho saputo che avrebbe pubblicato un libro con ArteBambini. E l'ho ricercato per riprendere i fili, insieme a Fernanda Pessolano, del progetto libri tattili. Con la sua consueta dolcezza ed educazione è venuto in casa editrice. Abbiamo chiacchierato, pensato, immaginato e riso. Un bell'incontro come quelli che capitano con le persone intelligenti e creative. E Mauro era così. Poi la notizia dell'incidente. E la telefonata di Rosanna,sua collega a scuola e  nipote del nostro Antonio, che mi comunicava la sua morte. Che ancora mi lascia incredula. Spero che il lavoro di Mauro possa essere conosciuto da tanti, da tutti coloro che amano i libri e i ragazzi. Sono certa che i suoi alunni, i suoi colleghi e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo lo terranno sempre nel cuore, insieme a noi di Sinnos.

martedì 12 ottobre 2010

Elenco delle prime librerie campagna I libri? Spediamoli a scuola!

Ambarabacicicocò CORATO (BA)
Atlantide CASTEL SAN PIETRO TERME (BO)
Baobab Libreria dei ragazzi PORCIA (PN)
Castello di Carta VIGNOLA
Fata e Celeste MILANO
Galla Girapagina VICENZA
Giannino Stoppani BOLOGNA
Il Delfino PAVIA
La Fabbrica dei Giganti ROMA
La Libreria dei Ragazzi  BRESCIA
La Libreria dei Ragazzi MONZA
L'Agorà - Bottega delle Nuvole RUVO DI PUGLIA
L'albero delle lettere  GENOVA
Libreria dei Ragazzi MILANO
Libreria dei Ragazzi TORINO
Libreria il Brucalibro  ROMA
Libreria Linea d'Ombra MILANO
Libreria Namasté TORTONA
Libreria Ponte Ponente ROMA
Libreria Scuola e Cultura ROMA
Librerie Centostorie ROMA
Maria LaterzaLaterza BARI
Nuova Libreria all'Olimpico ROMA
Oompa Loompa  BISCEGLIE
Ottimomassimo  ROMA
Tempolibro CATANIA
Tuttestorie CAGLIARI

data 12/10/2010

venerdì 8 ottobre 2010

I libri? Spediamoli a scuola! Le biblioteche di Antonio si moltiplicano

In occasione della consegna di oltre 400 volumi della 5° Biblioteca di Antonio, domani 9 ottobre a Castelsardo, sono molto felice di annunciare a tutti voi che siamo partiti con la comunicazione della Campagna I libri? Spediamoli a scuola! 26 le librerie che hanno fin'ora aderito.Qui e sul sito della Sinnos prestissimo metteremo l'elenco! Confidiamo in tutti voi per la promozione!

venerdì 1 ottobre 2010

Niente paura

E' un bel film. Perchè parla di impegno e lo mostra. Perchè mi ha consolato dopo una giornata faticosa, di quelle che ti chiedi "ma a che serve". Le voci dei ragazzi, insieme a quelle della Hack, di Paolo Rossi, di Rodotà, alcune immagini  forti come quella dei poliziotti che tirano fuori dalle finestre le magliette di addiopizzo possono ridare energia. Anche se sentire la Hack che dice che dovremmo ribellarci, fare la rivoluzione ma chi la fa la rivoluzione se siamo tutti addormentati, è purtroppo drammaticamente vero. E allora ha ragione Paolo Rossi che dice che indignarsi e basta non serve a nulla, che bisogna unire l'indignazione all'azione. Anche una piccola azione. Che ci unisca. E se ci ha fatto ridere quando parlava di poliziotti che ti fermano per chiederti se conosci Leopardi, e  quindi della necessità di fare "autoritarismo culturale", quanto è vero che bisogna ripartire anche da lì, contrastare l'imbarbarimento che ci ha reso "pubblico", un pubblico di tifosi che si arrabbia, si appassiona, ma poi va a dormire. E quel piccolo secondo comma dell'articol 4 della nostra costituzione: Ogni cittadino ha il dovere di svolgere secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorrra al progresso materiale o spirituale della società... è così importante! Credo che sfrutterò questa frase per la campagna I libri? Spediamoli a scuola! perchè tutti si sentano in dovere di sostenere la crescita creativa dei nostri piccoli, che saranno il nostro futuro.

lunedì 27 settembre 2010

FORMAR LECTORES ES RESPONSABILIDAD DE TODOS

Prestissimo, alla fine di questa settimana, sul sito della sinnos inseriremo l'elenco delle librerie che hanno aderito alla campagna e inizieremo a darne notizia. Confidiamo molto in testate giornalistiche amiche, che possano dare la notizia e seguirci, ma confidiamo soprattutto in noi stessi e in tutti voi affinchè si generi davvero un circolo virtuoso tra cittadini, scuole e librerie per portare libri, tanti libri diversi, in quelle scuole dove vogliono e sanno lavorare con libri e letture. Ho scelto come titolo di questo post uno slogan dell'Ibby Messico che mi piace molto. E' proprio questo il senso della campagna!
Vi segnalo il blog http://leggesulprezzodellibro.wordpress.com/ dove stanno arrivando numerosi contributi di librai, scrittori, editori e lettori molto interessanti. Il fatto che se ne stia parlando molto sulla stampa mi fa un po' sperare.

sabato 18 settembre 2010

Legge sul libro: quanto vale la cultura

Martedì prossimo un gruppo di editori indipendenti (I mulini a vento) che sono stati i promotori di un appello contro una legge sul libro che privilegia i grandi gruppi e uccide gli editori e i librai indipendenti, incontreranno Vincenzo Vita (pd) che sembra sia disponibile a promuovere una opposizione alla legge già passata alla camera in luglio. Sui contenuti della legge vi rimando al blog dei Mulini a vento http://leggesulprezzodellibro.wordpress.com/ e anche al breve intervento scritto qui proprio in luglio. Speriamo che Vita e il Pd non siano "pavidi" come avevo scritto e abbiano il coraggio di promuovere una battaglia per una legge che non ha costi, ma che avrebbe potenzialità importantissime per la nostra società. anche dal punto di vista economico. Purtroppo è fresca la memoria di un incontro di novembre in cui le rappresentanze Aie e Ali avevano convinto lo stesso senatore Vita che meglio di così in Italia non si poteva fare... Ovvero sconto del 15%, campagne autorizzate tutti i mesi (escluso dicembre forse) dove è possibile alzare liberamente lo sconto. Cosa guadagnerebbero i consumatori, i cittadini, invece da una legge che limitasse lo sconto per esempio al 5% (come la francia) e impedisse campagne incondizionate e desse soprattutto valore al libro e alla lettura e tutti coloro che lavorano dietro questo insostituibile mezzo di conoscenza, immaginazione, sapere? Intanto dei prezzi di copertina più bassi. E poi la pluralità di progetti edtoriali e librerie con librai capaci di fare il proprio mestiere e quindi di proporre libri, di selezionare quelli più vicini alla propria linea senza essere costretti ad avere pile di Dan Brawn o di Geronimo Stilton per sopravvivere. Chi se ne importa, direte. Viviamo bene anche senza conoscere Kader Abdolah o Andrea Rivola ... Sì probabilmente sì. Si vive meglio e senza troppe pretese. Per caso ieri sera sono incappata in C'è post@ per te (il film non la trasmissione della De Filippi!) e nella bellissima libreria dietro l'angolo il giovane libraio spiega come sono state realizzate le illustrazioni di un libro. E Tom Hanks chiede perplesso: ah, è per questo che costa così tanto! E il librario risponde: è per questo che vale così tanto... Chissà se mai uno qualsiasi dei nostri prossimi governi sarà in grado di capire quanto vale la cultura?

sabato 24 luglio 2010

Legge sul libro dopo l'articolo di Simonetta Fiori su Repubblica

Purtroppo (o per fortuna) per un po' non ho potuto accedere ad internet. Ho seguito quindi su La Repubblica la discussione sulla Legge sul Libro sollecitata dall'articolo di Simonetta Fiori pochi giorni fa. Ho inviato appena ho potuto questa lettera alla Repubblica. La metto anche sul blog. Ma se posso tornerò sull'argomento.
"Seguo da fuori e con difficoltà di connessione ad internet la “discussione” sulla legge sul libro.
Un po’ mi spiace perché è un argomento che mi sta particolarmente a cuore.
Forse poco riesce a comprendere la gente della protesta degli editori. Basti però pensare che con una buona legge sul libro, come quella francese o tedesca, i prezzi di copertina potrebbero abbassarsi; e ci sarebbero più librerie dove trovare libri, anche quelli fuori dalle logiche del mercato e dentro le logiche della conoscenza e della cultura.
Vorrei fare due considerazioni brevissime.
La prima: a novembre due esponenti della maggioranza e dell’opposizione hanno avuto modo di ascoltare un’accurata relazione sulla legge del libro francese. Entrambi si sono dichiarati d’accordo nel dire che le nostre associazioni di categoria – editori e librai – non avrebbero mai voluto una normativa così drastica, e che la “Legge Levi” sarebbe stata la migliore possibile in Italia, stante le cose.
Bene per quanto riguarda la maggioranza, ma l’opposizione perché non è stata in grado di pensare, progettare una legge sul libro che desse dignità al libro stesso e alla sua filiera (partendo dagli autori per arrivare ai librai)? Il meglio che posso pensare è che sia un’opposizione pavida.
La seconda considerazione. Perché noi editori che nel tempo abbiamo scritto lettere e firmato appelli, non siamo stati in grado – da più di un anno a questa parte – di mettere su una lobby di pressione comune, in modo tale che l’opposizione proponesse almeno un emendamento che impedisse “campagne di promozione” senza limiti e che rendesse efficace il blocco dello sconto al 15%? (percentuale che ritengo, personalmente, ancora troppo alta).
Eppure tutto questo era stato suggerito già a dicembre 2009, in un incontro fra editori a Più Libri.
Due paure. Una che tra gli editori accada come tra la sinistra: impossibile trovare il modo di collaborare in maniera allargata su un obiettivo comune, ognuno legato al proprio gruppo.
La seconda. Che non abbiamo (l’avremo mai?) un’opposizione capace di elaborare e sostenere progetti per un bene comune (sembra infatti bloccata nell’osservazione del “qui e ora”): perché una buona legge sul libro non serve solo a far circolare più cultura ma anche a garantire lavoro alle tante figure professionali che intorno al libro operano.
Spero però di sbagliarmi e che in Senato su questa legge ci sia una proficua battaglia."