I libri? Spediamoli a scuola!

lunedì 22 febbraio 2010

i libri della caviglia 2

Libri della caviglia 2
Scrive Rondoni sul Sole 24 ore di domenica 21 febbraio un bell’articolo che consiglio a tutti di leggere, sulla necessità di lavorare sulle motivazioni del leggere sulla “motivazione esistenziale”, partendo innanzitutto dalla scuola. Scrive anche che nelle nostre scuole “va in scena il più grande scialo, il più grave spreco per imparare il gusto di leggere. […] Altro che scandalo Alitalia o Protezione civile”. Leggetelo vale la pena, perché è fra le poche voci fuori dal coro che ho letto sui quotidiani in questi giorni di investitura di Gian Arturo Ferrari alla presidenza del Centro del Libro. Che da quanto ho capito avrà diversi programmi per far fra cui quello di “regalare libri” a categorie svantaggiate, i libri che gli editori manderebbero al macero, ma non ho letto nessun riferimento alla scuola e alle biblioteche. Senz’altro mi è sfuggito qualcosa, forse anche io ho perso quella capacità straordinaria di saper leggere e decodificare che una ricerca scientifica finanziata dal governo inglese ha dimostrato la lettura abbia.
Infatti ho potuto assistere alla lezione di una libraia (ricordate il valore dei librai, segnalato nei libri della caviglia 1)– Deborah Soria – che ci ha spiegato come una ricerca scientifica inglese (potete vedere i servizi della bbc digitando su you tube READING MATTERS) abbia dimostrato gli effetti altamente positivi che ha la lettura sul cervello umano, che – come tutti i muscoli – può essere allenato, può crescere e migliorare le sue funzioni tanto da arrivare (come si fa attraverso l’esercizio della lettura) ad utilizzare più componenti dello stesso cervello nello stesso momento. L’esercizio della lettura fin da piccoli consente di avvertire quando le informazioni date risultino scorrette, rendono possibile una “lettura critica” e quindi evitano che si creda a tutto ciò che viene esposto (e su questo ci sarebbe molto da meditare). Inoltre l’esercizio della lettura può provocare un piacere – che i ricercatori inglesi chiamano P600 – che fa bene alla nostra mente e alla nostra relazione con il mondo.
Per chi volesse seguire gli incontri con Deborah Soria, su www.ottimomassimo.it troverà i successivi appuntamenti. Proverò anche io ad inserire una locandina quando capirò come fare.
Utilizzare questo blog sia per dare voce alle tante iniziative positive che in Italia si realizzano sui libri e sulla lettura, ma anche farlo diventare lo spazio dove tutti noi che lavoriamo su questi temi e che li abbiamo a cuore possiamo incontrarci per stabilire i punti fondamentali da far passare e iniziative, azioni comuni.
Obiettivo quello di rendere possibile che i bambini e i ragazzi che vivono e studiano nel nostro paese abbiano la possibilità di scegliere se diventare o meno lettori. Tanti libri quindi nelle scuole, nelle biblioteche pubbliche e provvedimenti legislativi che – come in altri paesi – considerino il libro non una merce qualsiasi ma un prodotto culturale che accresce le potenzialità cognitive dell’’individuo e che collabora alla crescita culturale ed economica di un paese.

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