I libri? Spediamoli a scuola!

sabato 24 aprile 2010

Di ritorno da Vicenza

Ho passato tre giorni intensi e pieni di incontri. Bellissimi. Ho conosciuto e ritrovato persone fantastiche che mi hanno confortato ed entusiasmato. E l'innamoramento per l'idea di impegnarsi per far sì che i bambini e i ragazzi abbiano accesso ai libri si è rinsaldato, se pure ne avesse avuto bisogno. Certo ci sono considerazioni e riflessioni importanti da fare. Ma andiamo con ordine. Dal 21 al 23 aprile sono stata ospite della Rete Bibliotecaria delle Scuole Vicentine (sul sito http://www.rbsvicenza.org/   troverete tutte le informazioni sul loro importante lavoro)  grazie a Loredana Perego, meravigliosa ospite, piena di energia ma soprattutto capace di realizzare iniziative e attività concrete legate al libro e alla lettura importanti e sapienti all'interno della scuola, attraverso le biblioteche scolastiche. Loredana Perego è la Responsabile della biblioteca scolastica della sua scuola, sec. 1° Carta I.C.8, insegnante di lettere e coordinatrice della Commissione Lettura della Rete bibliotecaria scuole vicentine. Oltre a lei e agli studenti della sua scuola che ho incontrato proprio nella giornata del 23 aprile, voglio nominare e ringraziare tutte le insegnanti che mi hanno accolto e che mi hanno fatto conoscere i loro ragazzi. Anna Maria Cavallarin dell'Istituto superiore di Asiago, responsabile della biblioteca sc. del Liceo scientifico e insegnante di lettere del Liceo;  Giancarla Pizzato della scuola sec.1° di Longare, responsabile della biblioteca sc. della scuola e insegnante di lettere in seconda media; Giovanna Cristofoli e Elena Piccoli responsabili della biblioteca sc. della scuola e insegnanti di lettere; Caty Onisto e Wanda Naldini della scuola dell'infanzia Malfermoni I.C. 5 Vicenza; Chiara Nogarole della scuola primaria Da Porto I.C. 5 Vicenza; il dott. Silvano Golin del Settore servizi scolastici ed educativi dell'Assessorato all'istruzione del Comune di Vicenza; e insieme a loro gli insegnanti, i dirigenti scolastici, tutti i ragazzi che spero vorranno scrivermi come hanno promesso per continuare a parlare di libri e letture.
Sono stata a raccontare della storia di Jella Lepman, di come questa donna straordinaria abbia creduto che fosse necessario dare ai bambini tedeschi, nell'immediato dopo-guerra, libri perchè potessero essere il futuro di una nazione libera e democratica. Abbiamo parlato di libri che aprono la mente, ponti di pace, strumenti di conoscenza. Di come i genitori di Matilda (Roal Dhal, ricordate?) siano ignoranti, approfittatori e prepotenti  e SEMPRE ARRABBIATI perchè MAI CONTENTI mentre Matilda (e la sua fantastica maestra) sanno godersi i piaceri della vita... Che differenza tra i lettori e i non lettori!
Nelle scuole della Rete ho visto biblioteche scolastiche che non avevo mai visto in Italia: piene di libri, di tanti libri. Libri da consultare, da dare in prestito. Una rete perchè ci sono scuole con settori specialistici che possono prestare ad altre scuole che hanno altri settori. Una rete di biblioteche scolastiche collegate con quelle civiche perchè i libri possano circolare e arrivare dove c'è richiesta. I ragazzi della Carta, ma anche quelli della Longare, li ho incontrati nella loro giornata di  "A scuola senza zaino", ovvero una giornata di scuola senza libri di testo, ma con libri di narrativa e di divulgazione secondo i personali interessi. E questa è solo una delle tante iniziative che la Rete organizza. Casa di Loredana è piena di libri per ragazzi: da catalogare, da leggere. E mi ha raccontato di come siano ricchi gli incontri della Rete. Adulti che leggono libri per ragazzi, perchè possano offrirli loro, dare ai propri studenti la possibilità di diventare lettori o non lettori. Ho detto a tutti loro quando siano privilegiati.
In questi tre giorni non abbiamo fatto altro che parlare della necessità di ripartire dai bambini e dai ragazzi partendo dai libri. Ho potuto scambiare con persone molto più competenti di me in fatto di biblioteca scolastica idee e progetti. Forse fra gli ostacoli più gravi alla costituzione delle biblioteche scolastiche in tutte le scuole del nostro paese è quello che i programmi non prevedono un tempo per la lettura e che molti insegnanti non vedono la necessità di lavorare con tanti libri diversi, di sollecitare e appassionare i ragazzi alla lettura. NON C'E' TEMPO PER LEGGERE. Forse allora vale la pena chiedersi se non si debba iniziare da chi veramente vuole lavorare nella scuola con tanti libri diversi. Ne ho parlato una sera anche con Donatella Lombello, docente di Letteratura per l'infanzia e di Educazione alla lettura e gestione della biblioteca del dip.to di Scienze della formazione dell'Università di Padova. (la ringrazio di cuore per essere venuta a Vicenza!!!) Però parlando parlando le idee forse sono venute fuori. E credo che sia il momento buono per spedire i libri a scuola. Vedremo come.
Vi segnalo due articoli: l'editoriale di Leggere tutti,di aprile a firma di Giuseppe Marchetti Tricamo, Giù la maschera. Affronta con decisione la inadeguatezza delle proposte del Centro del Libro. E poi  su Sette del 22 aprile c'è una intervista a Rifkin, Presidente della Foundation on Economic Trends di Washington, in occasione della uscita del suo libro Civiltà ed Empatia per Mondadori. Dopo una serie di affermazioni per cui siamo nelle mani dei giovani, che hanno la possibilità di fare meglio di noi "perchè il loro cervello lavora in modo diverso dal nostro, così come la nostra mente non è uguale a quella dei signorotti americani:  [...] La generazione del Millennio comincia a provare empatia oltre i confini nazionali o i legami di sangue, la nostra famiglia allargata diventa tutta la specie umana e anche le altre creature sulla Terra iniziano a farne parte', l'intervista si conclude così:
"Uno dei problemi più gravi tra i ragazzi è la perdita di attenzione. Sono molto più 'inclusivi' di noi, ma molto meno pazienti perchè sono travolti da una massa enorme di informazioni. Lavorano a quattro cose simultaneamente sullo schermo e passano continuamente da una all'altra, in un disperato tentativo di essere parte di tutto. Ma nessuno può essere empatico se non presta la necessaria attenzione. E  c'è un altro rischio. Nel corso della storia il linguaggio è diventato sempre più sofisticato. Per la prima volta oggi avviene il contrario. Siamo sempre più interconnessi ma perdiamo proprietà di linguaggio" E Rifkin chiude con un consiglio: "Quindi ragazzo cerca di trovare un equilibrio tra la tua vita nel cyberspazio e la tua vita nella realtà. Usa twitter, ma continua a leggere i libri per non perdere le parole che esprimo la tua empatia. E non chiuderti in casa esci e vai a spasso nella natura."
Vi lascio davvero. Sono stata lunghissima ma era necessario.

lunedì 19 aprile 2010

Giornata Mondiale del Libro a Vicenza

Nei prossimi giorni, grazie a Loredana Perego e alla Rete bibliotecari Scuole Vicentine e al Servizio bibliotecario provinciale vicentino, sarò a Vicenza e dintorni per parlare di Jella Lepman e dell'importanza di promuovere libri e lettura fra i più piccoli. Sul sito http://biblioteche.provincia.vicenza.it/ troverete tutte le informazioni che riguardano gli appuntamenti della giornata mondiale del libro. Se foste da quelle parti vi aspetto!

domenica 11 aprile 2010

Leer està de moda

E' tanto che non scrivo. Mille cose e poi ogni tanto, come succede purtroppo, la sensazione che nulla possa cambiare.Che stiamo combattendo una inutile battaglia: pretendere più accesso ai libri per i bambini, per farli crescere aperti, intelligenti, capaci di emozionarsi, per regalargli qualcosa di prezioso da portare con sè nella vita. Che assurdità. Poi succedono piccole cose. Finalmente la cara amica che mi sta aiutando a pensare a qualcosa di costruttivo per una campagna di promozione alla lettura, ha tirato fuori un'idea bella. Spero presto di darvene notizia. E poi trovo una mail di Clementina Sandra Ammendola, brava scrittrice argentina che vive a Torino e che purtroppo scrive con dei tempi da vero scrittore, ovvero con con grande lentezza (purtroppo per noi lettori, non per la scrittura..) che mi manda un link, eccolo:

http://www.youtube.com/v/iwPj0qgvfIs?f=videos&c=ytapi-iLikeInc-iLike-1493oebb-0&d=AbzsdEu9A2kwQxMBPfYLdoQO88HsQjpE1a8d1GxQnGDm&app=youtube_gdata

Provate a guardarlo, vi farà sorridere, come è stato per me.

venerdì 2 aprile 2010

Grave attacco al mondo dell'editoria

pubblico di seguito il comunicato stampa della Presidente della Associazione FIDARE. Questo provvedimento sarà un ulteriore limite alla diffusione dei libri nel nostro paese.

IL GOVERNO, DAL 31/03/2010, SENZA PREAVVISO, SENZA ALCUNA CONSULTAZIONE, HA ELIMINATO LE TARIFFE AGEVOLATE PER LA SPEDIZIONE DI LIBRI




Tutto è successo nel silenzio generale: con decreto del 30 marzo 2010, viene eliminata la tariffa ridotta editoriale e spedire un libro in pacco contrassegno passa dai circa € 2,84 (0,97 senza contrassegno) agli attuali € 5,50 fino a 2 chili e € 8,17 dai 2 ai 5 chili. Ora come faremo? Come faranno i lettori? Questo provvedimento pregiudica il rapporto diretto con il lettore e quella vendita online che per le case editrici indipendenti è un’indubbia risorsa, ma in realtà colpisce duramente tutti coloro che operano nel settore editoriale. Librerie, grossisti, distributori saranno ancora più ostacolati nel reperimento e invio dei libri. Il danno per il Paese intero nella sua dimensione culturale è incalcolabile.

Facciamo nostra la posizione dell’Associazione Italiana Editori, secondo la quale, con le parole del suo presidente Marco Polillo: “Le ricadute saranno pesanti non solo in termini economici per la vita delle case editrici, ma anche per la cultura e l’informazione del paese: il canale postale è infatti uno strumento fondamentale di diffusione dei libri, soprattutto in quelle zone d’Italia non servite da librerie.”

Di fronte a provvedimenti di tal fatta crediamo sia lecito domandarsi quale sia il significato di tanti proclami sulla cultura e quale sia la funzione di tanti responsabili che a diversi livelli, compreso quello governativo, si occupano di cultura. È indispensabile che la decisione sia dunque rivista e ripristinate le agevolazioni al più presto.







Anita Molino

Presidente Fidare